CRISI AI VERTICI: NESSUNO CEDE SU SERRE E BERTOLASO SI DIMETTE

Si è dimesso ieri il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.
Reazione giudicata eccessiva dai più, in primis dal ministro all’Ambiente Pecoraio Scanio.
Inutile al momento la mediazione di Letta e Boccia e l’invito del Premier, Romano Prodi, ad un ripensamento.
La scintilla scatenante sarebbe stata la netta opposizione tra il ministro Scanio e il commissario Bertolaso.
Il ministro ribadisce, a Palazzo Chigi, in una riunione durata appena 40 minuti, il suo “No” alla discarica di Serre, proponendo in alternativa la costruzione di due siti di stoccaggio ad Eboli, nel Salernitano e a Dugenta, in provincia di Benevento.
Il commissario Bertolaso risponde dichiarando l’impraticabilità dei siti alternativi per ragioni di tempi e qualità di lavoro.
Si sarebbe potuta azzardare una mediazione, magari pensando all’uso di Serre come discarica provinciale e non regionale, come proposto dallo stesso Pecoraio Scanio, ma Bertolaso lascia l’aula e aprendo la porta dichiara ai cronisti :«Mi sono dimesso».
Si dice preoccupato il Ministro alla Giustizia, Clemente Mastella che dichiara: «Non entro nel merito della vicenda, ma vedere Bertolaso che va via mi turba. Il rischio è grosso: andiamo incontro ad un’estate caldissima con il pericolo di epidemie come il colera».
Della questione Bertolaso si discuterà, in ogni caso, stamane. Già da ieri, però, si pensa ad un “passaggio di testimone”. Il nome del possibile sostituto è stato pronunciato dallo stesso Bertolaso: Gianfranco Mascazzini, direttore generale del ministero, noto a Napoli per essersi occupato della bonifica di Bagnoli.
Emergenza da risolvere quanto prima: la discarica di Villaricca, ormai satura, dovrebbe chiudere a fine Marzo; costruire una discarica a Serre, vicino ad un’oasi naturalistica creerebbe non pochi disagi, oltre che un sicuro veto da parte dell’Unione Europea; i siti di stoccaggio nei singoli comuni e presso i Cdr continuano ad affannare.
«Non comprendo l’accanimento di Bertolaso su Serre ma mi auguro»-conclude Alfonso Pecoraio Scanio- «che si riesca a trovare una soluzione positiva per l’emergenza campana».