Che in quella caserma le cose non andassero come dovevano andare lo avevano capito da tempo a Giugliano, dove ha sede la compagnia dei carabinieri a cui fa riferimento la tenenza di Melito. Le “voci” sulle possibili soffiate avevano messo in allarme i locali vertici dell’Arma, che dalle indagini sui clan Di Lauro e scissionisti avevano tenuto fuori la sede di Melito, dove pure la faida di camorra aveva scritto uno dei capitoli piu’ insanguinati. Così accadeva anche durante le maxi-operazioni a cavallo tra il 2004 e il 2006. “Le cose a Melito non funzionano bene, c’e’ qualche spiffero pericoloso”, dicevano a Giugliano. E i provvedimenti, infatti, non tardarono. Prima ancora degli sviluppi giudiziari, il carabiniere indagato (siamo nel febbraio 2006) era stato trasferito al Nord, in Liguria. Ieri l’epilogo. Umberto Delle Donne è stato arrestato all’alba dai suoi stessi colleghi, nella casa di una parente, non lontano dalle palazzine del Terzo mondo al centro dell’ultima indagine.
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