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lunedì, Giugno 17, 2024
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TRASFERITO IN CARCERE L’AUTORE DELLA TRAGEDIA

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È stato trasferito ieri sera nel carcere di San Tammaro in provincia di Caserta il liberiano responsabile dell’incidente stradale di Castelvolturno in cui è morta una bimba di 3 mesi. Roy Jacobson, che guidava sotto l’effetto di vari stupefacenti, è accusato di omicidio colposo. In mattinata, intanto, nel padiglione di medicina legale dell’ospedale di Caserta, è prevista la visita del medico legale sul corpicino di Annalisa. Soltanto dopo questo adempimento sarà possibile organizzarne i funerali.
Jacobson, è di origine liberiana con precedenti per droga. Ha 31 anni ed era già stato fermato in diversi controlli tra Mondragone, Caserta e Crotone il guidatore della Micra autore dello scontro frontale, violentissimo, di domenica sera. Era alla guida della sua auto sotto l’effetto di droghe, un mix di cocaina e anfetamine. E a perdere la vita è stata una bimba, Annalisa Filippone, di Napoli, che tra soli tre giorni avrebbe compiuto tre mesi. L’immigrato che era alla guida della Nissan Micra e che ha provocato l’incidente mortale, sulla statale 7 all’altezza di Castelvolturno, è in carcere, ma il suo avvocato annuncia: «Può tornare presto libero, pena massima cinque anni –afferma Paolo Tofino – per i reati colposi, la giurisprudenza è di manica larga». Ma la posizione potrebbe inasprirsi a seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto legge sulla sicurezza stradale.
E’ pesante il bilancio dell’incidente: un’intera famiglia napoletana coinvolta, di ritorno da una giornata al mare. In sei erano a bordo della Fiat Punto che è stata investita in pieno dall’auto guidata dall’extracomunitario: c’era la mamma della piccola Grazia Maiellaro, il papà Ciro Filippone, entrambi al presidio ospedaliero di Pineta Grande con fratture e contusioni che annunciano: «Annalisa è stata uccisa da un paese civile. Ci faremo giustizia da soli, l’omicida deve morire, non possiamo perdonarlo e non vogliamo incontrartlo». Parole molto dure che non c’entrano nulla con il razzismo, rassicurano i genitori della piccola Annalisa. C’erano poi le sorelline della neonata, Angela e Raffaella di 2 anni e mezzo e cinque anni: Angela è ancora in prognosi riservata al reparto di neurochirurgia del Santobono di Napoli. Le sue condizioni, dicono i medici, stanno di ora in ora migliorando. Raffaella, invece, è ricoverata al reparto di ortopedia con una sospetta frattura alla gamba. Infine, a bordo della Fiat Tipo c’era anche una cugina di 16 anni. Non parla invece il liberiano, è in Italia da quattro anni, conosce bene la lingua, ma preferisce stare in silenzio, per tutto il tempo che è rimasto presidiato all’ospedale Moscati di Aversa non ha detto una parola. In casi come questi si potrebbe anche procedere per direttissima. Neanche un mese fa un altro incidente, in Campania, spezzò la vita di una famiglia e alla guida, quella volta, c’era un giovane ubriaco. Accadde tra la sera del 13 e 14 luglio, sull’A30, tra Caserta e Salerno e morirono tre bimbi: avevano 11, 10 e 6 anni.

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