Giungerà probabilmente il prossimo 11 novembre il verdetto d’appello del processo che a Napoli vede imputati i due maggiorenni coinvolti negli stupri delle cuginette di Caivano, condannati in primo grado per violenza sessuale rispettivamente a 13 anni e 4 mesi e a 12 anni e 5 mesi.
Oggi, dopo la discussione dell’avvocato Dario Carmine Procentese, difensore del ventenne Giuseppe Varriale, l’avvocato Giovanni Cantelli, legale del 21enne Pasquale Mosca, ha chiesto e ottenuto un rinvio in quanto il suo perito non era in grado di fornirgli indicazioni perché non entrato ancora in possesso della relazione sulla perizia disposta dal giudice con la quale sono state ritenute sussistenti le capacità di intendere e volere del 21enne “oltre ogni ragionevole dubbio”.
Chiesta una pena concordata
L’avvocato Cantelli, infatti, è intenzionato a preparare e presentare una memoria scritta al giudice contenti anche le valutazioni del medico di parte. Nelle scorse udienze il legale di Varriale, l’avvocato Dario Carmine Procentese, ha presentato una richiesta di pena concordata (11 anni e 2 mesi). Alla sua istanza si aggiunse anche quella dell’avvocato Cantelli, legale di Mosca, a cui però il sostituto procuratore generale, che aveva dato invece il suo assenso per Varriale, si è opposto. La Procura generale ha chiesto la conferma della condanna in primo grado per Mosca.