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sabato, Giugno 15, 2024
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Trentenne accoltellato a Secondigliano, l’ipotesi della lite prima del raid

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Una spedizione punitiva per vecchie ruggini. Una lite poi degenerata in un accoltellamento. E’ questa la pista seguita dagli uomini del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) per ricostruire il movente dietro il ferimento di Luigi De Falco, il 30enne accoltellato due sere fa tra Corso Italia e via del Cassano (leggi qui l’articolo). L’uomo è stato trasferito al Monaldi in Rianimazione e le sue condizioni sono indicate come particolarmente critiche. Secondo i primi elementi raccolti dagli agenti l’aggressore (o gli aggressori) lo avrebbe colpito al ventre danneggiando alcuni organi interni. Da qui la corsa all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore dove le sue condizioni sono apparse subito critiche. I poliziotti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per verificare se possa esserci un elemento utile a ricostruire la dinamica del raid e l’identificazione degli autori. Quel che è certo è che si è trattata di un’aggressione brutale caratterizzata dall’atteggiamento spregiudicato e sprezzante della vita altrui. Le prossime ore potrebbero essere in tal senso decisive per chiudere il cerchio.

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