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venerdì, Maggio 3, 2024
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Boss fuori dal carcere e ‘montagne di soldi’: l’Alleanza di Secondigliano tra i cartelli criminali più forti

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Resta uno dei cartelli criminali più potenti dell’intera Campania, una federazione che ha a disposizione sia il braccio armato per compiere attività criminali sia personaggi insospettabii che si occupano di riciclaggio di soldi e di affari. Stiamo parlando dell’Alleanza di Secondigliano. La scarcerazione di Nicola Rullo, esponente di spicco dei Contini, va a rinsaldare ancor di più la forza dell’Alleanza che vede insieme anche i Licciardi ed i Mallardo. 

Nel giorno in cui a Ciro Contini è stata contestata un’altra ordinanza di custodia cautelare torna libero un altro pezzo da novanta del gruppo del Vasto-Arenaccia e conseguentemente dell’Alleanza di Secondigliano. Nicola Rullo è stato infatti scarcerato ieri sera: libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Da un anno e mezzo aspettava la fissazione del processo in Cassazione dopo la sentenza in Appello che lo aveva condannato per tentata estorsione riportandolo in cella. Il processo davanti alla Suprema Corte, però, comd riporta Il Mattino, non è stato ancora definito e la difesa del boss (avvocati Salvatore Pane, Domenico Dello Iacono e Saverio Senese) ha presentato appello al Riesame (ottava sezione) e il ricorso è stato accolto.

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Fuori c’è anche Gennaro Trambarulo, per il quale mesi fa è stata respinta la richiesta della sorveglianza speciale.I giudici del Riesame, Ottava Sezione, accolsero l’istanza presentata dall’avvocato Raffaele Chiummariello ed effettuarono l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Trambarulo. Fece scalpore  fa il video dell’arresto avvenuto in autostrada. Trambarulo fu  fermato all’altezza del casello a seguito di un inseguimento, con lui nella sua Range Rover Evoque c’era anche un’altra persona. Ritenuto un esponente di spicco dell’alleanza che controlla il territorio della periferia al nord di Napoli. Il fermo era stato disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per il reato di un omicidio avvenuto il 25 settembre del 1996, quando fu ucciso Gennaro De Roberto fuori al carcere di Secondigliano.

Per i Liccardi, invece, sono fuori diversi esponenti giovani della famiglia. Inoltre sono liberi anche Luigi Carella, detto ‘a gallina, promotore del patto con la Vanella Grassi per lo spaccio di droga nell’area a nord di Napoli.
Fuori c’è anche Gennaro Cirelli, altro storico esponente dei Licciardi.
 Il Clan Licciardi, con i Mallardo di Giugliano e i Contini del Vasto compone quella che viene definita “Alleanza di Secondigliano” Nella metà degli anni ottanta Gennaro Licciardi è il capozona del clan Giuliano nel quartiere di Secondigliano. Pochi anni più tardi, nello stesso quartiere, ritenuto dagli altri camorristi poco importante in quanto privo di esercizi commerciali a cui chiedere il pizzo, formerà un clan del tutto indipendente riuscendo a trasformare la zona in un nodo strategico per lo stoccaggio e lo spaccio di droghe.
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