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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Crede che la moglie abbia l’amante, la picchia e dice alla figlia di volerla bruciare viva

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Era convinto che la moglie avesse l’amante, per questo la picchiava quotidianamente, fino a quando non fu arrestato. Ora sarà processato per maltrattamenti un 42enne sarnese, raggiunto dalla richiesta della procura di rito immediato. Contro di lui c’è la denuncia della moglie, vittima di atteggiamenti violenti, offese e minacce andate avanti fino allo scorso 2 giugno, quando l’uomo fu arrestato in flagranza di reato, per poi essere sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa disposto dal gip. Dietro quella violenza praticamente quotidiana c’era la convinzione di un tradimento: secondo il 42enne la moglie aveva un altro, e ciò era sufficiente a giustificare le botte. Le aggressioni si consumavano anche in presenza della figlia minore. «Tua madre deve essere bruciata viva», diceva l’uomo alla figlia; oppure si rivolgeva ad altre persone spiegando i suoi propositi: «quella l’ammazzo». Ancora, l’uomo spargeva odio in ogni circostanza, parlando con chiunque: «portatemi in carcere oppure la uccido entro domani». L’uomo, secondo l’accusa, picchiava la vittima di continuo, afferrandola e sbattendola con la testa contro un mobile, prendendola per i capelli e trascinandola a terra. Il tutto condito da sms e messaggi What’s App conditi da minacce di ogni tipo. Materiale indiziario che ha determinato la richiesta di rito immediato.

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