È rimasto in casa anche ieri pomeriggio Andrea Cozzolino, nonostante l’ora, dalle ore 17 alle 18, consentita dal magistrato per poter uscire durante i domiciliari. L’europarlamentare, destinatario di un mandato di arresto europeo nell’ambito dell’inchiesta Qatargate, è stato, infatti, autorizzato dai giudici ad allontanarsi dal suo domicilio, quello dove deve rimanere agli arresti domiciliari, nel quartiere Vomero, ogni giorno dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 18, per consentirgli “di provvedere alle proprie esigenze di sostentamento e sanitarie”. Sia ieri mattina che nel pomeriggio Cozzolino ha scelto di restare a casa.
“SONO TRANQUILLO”
Il giudice belga Michel Claise, dopo aver disposto venerdì il fermo dei due eurodeputati nell’ambito del Qatargate, non ha cambiato idea. I due esponenti socialisti, secondo l’accusa, sono pienamente coinvolti nello scandalo. Entrambi, tuttavia, si dicono sicuri della loro innocenza. E davanti agli inquirenti belgi e italiani, per ora, non hanno mostrato alcuna incertezza. Cozzolino si è presentato in mattinata presso la Corte di Appello di Napoli per l’udienza preliminare dicendosi “tranquillo” e “fiducioso nella giustizia”.
I giudici della sezione Misure di Prevenzione, visto il pericolo di fuga “moderato” dell’imputato, hanno alla fine disposto gli arresti domiciliari. Cozzolino potrà così restare nella sua abitazione del quartiere napoletano del Vomero. Come è accaduto per la moglie, la figlia e la commercialista di Antonio Panzeri, anche per l’ex deputato del Pd è stata chiesta la consegna alla giustizia belga. La prima udienza per l’estradizione è stata fissata alle ore 11 di martedì.