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lunedì, Maggio 6, 2024
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Antonio Natale schiaffeggiò il fratello di Bervicato, il pentito: “Usata la giostra”

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Antonio Natale voleva fare carriera nella piazza di spaccio della cosiddetta casa dei mattoni, infatti, non si sarebbe accontentato di rimanere un semplice pusher. La ribellione preoccupava il gruppo criminale del Parco Verde di Caivano, tanto che Domenico Bervicato avrebbe ordinato l’omicidio del 22enne. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia gli indagati aveva seguito il piano mortale, in tutti i dettagli, pensato dal ras. Dunque la vittima aveva sfidato il suo gruppo rubandogli armi, soldi e droga, inoltre, aveva schiaffeggiato il fratello di Domenico.

LE PAROLE DEL PENTITO SULL’OMICIDIO DI ANTONIO NATALE

Il collaboratore di giustizia Antonio Cocci ha parlato dell’omicidio di Natale in due interrogatori rilasciati tra il luglio e il settembre del 2022: “Andava dicendo che voleva picchiare Bervicato Domenico, si voleva prendere la sua piazza e che una volta lo aveva anche schiaffeggiato…Mi dissero anche che lui era diventato un soggetto molto pericoloso per tutti, e la testa non lo aiutava… Voleva prendersi la piazza di spaccio del Bervicato, aveva preso una borsa di armi del Bervicato….Antonio non aveva paura di nessuno, egli è morto nel momento in cui è stata usata la ‘giostra’, la malavita ha utilizzato Domenico Bervicato per eliminare la mina vagane che era diventata Antonio Natale…Natale era scomodo…perché faceva quello che gli diceva la testa”.

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Omicidio Natale, arrestati 3 amici di Domenico Bervicato: uno aveva trascorso con lui le vacanze in Grecia

Si chiude il cerchio sull’omicidio di Antonio Natale, il pusher ribelle di Caivano ucciso il 4 ottobre 2021 dall’organizzazione di cui faceva parte perché colpevole di essersi impossessato di una borsa contenente droga, armi e denaro. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, al termine di indagini coordinate dalla Dda di Napoli, hanno notificato 3 arresti in carcere a 3 persone già detenute ritenute appartenenti al commando che attirò in un tranello e poi assassinò Natale con tre colpi di pistola al torace e alla testa. Si tratta di Gennaro Pacilio, Emanuele D’Agostino e Bruno Avventurato. 

Tutto avvenne di ritorno da una giornata di shopping a Napoli.

Natale venne assassinato in auto e il suo cadavere, esposto all’intemperie, venne trovato dopo due settimane in un fondo agricolo. Il mandante di questo feroce omicidio è ritenuto Domenico Bervicato, facente parte dell’omonimo gruppo malavitoso del Parco Verde, che in carcere ha rilasciato dichiarazioni parziali, lacunose e fuorvianti circa l’accaduto.

Il nome di Bruno Avventurato (fratello di Giancarlo Avventurato) compare già nella prima ordinanza a carico di Bervicato. E’ colui che organizzò la festa a Nola a cui doveva andare la vittima. Bruno Avventurato è molto amico di Bervicato, infatti avevano trascorso con la sua famiglia le vacanze estive a Zante.

Secondo gli investigatori i fratelli Giancarlo (non indagato) e Bruno, sarebbero membri dell’omonimo gruppo criminale dominante sul territorio di Acerra nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti, con a capo l’altro fratello, Giuseppe Avventurato, ucciso in un agguato camorristico in data 19 dicembre 2020.

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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