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venerdì, Aprile 19, 2024
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Arzano. Il regolamento edilizio passa a colpi di maggioranza, no dell’opposizione

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Il regolamento edilizio passa a colpi di maggioranza, le opposizioni votano contro. De Mare : “ Nessuna condivisione di un regolamento a porte girevoli che crea solo una nuova giungla edilizia”. Sollevati dubbi sulla legittimità della seduta iniziata secondo le opposizioni dopo l’ora di tolleranza. Un regolamento varato con i soli 16 voti della maggioranza, 6 contrari, 3 assenti (tutti di minoranza: la consigliera D’Angelo assente per tutta la seduta, i consiglieri Donato Carmine e Adriana Attrice hanno invece partecipato ai lavori del consiglio ma erano assenti poi sulla votazione). L’approvazione del REC (regolamento edilizio comunale), votato dalla sola maggioranza, rappresenta una carenza di dialogo politico per l’amministrazione comunale a guida del sindaco Fiorella Esposito. Un  regolamento che presenta non poche zone d’ombra e quindi, farà aumentare i riflettori di monitoraggio istituzionale della Prefettura di Napoli. “ Forse ha prevalso la vecchia politica del “ricatto”, di chi ha minacciato la crisi politica e la tenuta della maggioranza (qualcuno pretendeva anche il vicesindaco), ha prevalso la “forzatura” di tempi e modalità, ha prevalso il diktat, ha prevalso ancora la poca saggezza di non valutare e riflettere su ogni singola osservazione, ha prevalso l’ipocrisia dei costi della Commissione urbanistica a fronte dell’importanza dell’argomento in discussione, tra l’altro in un comune dove non si guardano incapacità e sprechi per esorbitanti e crescenti debiti fuori bilancio in area legale con fatture quintuplicate” – hanno esordito sul social di Arzano News – .

Persino il M5S, che tra l’altro dopo l’esito delle Politiche esce rafforzato in città, ed è ampiamente la prima forza politica, ne ha preso le distanze dalla virata dell’amministrazione, cui ha sin dall’inizio l’aveva sostenuta senza preconcetti. Ebbene anche il M5S ha “bocciato” prima ancora che il REC la linea di chiusura, di forzatura censurabile sui modi e sui tempi (a 48 ore dalla seduta non tutti i consiglieri erano in possesso e conoscevano la bozza finale), e addirittura in stile gioco delle tre carte su una serie di articoli e osservazioni. La sindaca, nella seduta, ha anche evidenziato che l’ amministrazione avrebbe potuto forzare la mano già a dicembre sulla sua approvazione e non l’ha fatto, ma se da allora le dinamiche non sono cambiate ed anzi sono state corredate da pressioni e ricatti, da cambi repentini e non discussi, dovrebbe fare solo mea culpa. Tre mesi di chiacchiere sprecate…..per un triste ritorno al modus operandi del passato, a quella vecchia politica che è stato il cancro della città. “ Dopo 10 mesi di amministrazione è caduta la maschera della cosiddetta “rivoluzione gentile”  propagandata dal sindaco Fiorella Esposito.  Alcuni articoli di cui ne avevamo chiesto la rimozione, sono stati inseriti sotto altre voci  – denuncia il consigliere Gennaro De Mare -. Chi ne beneficerà, chi ha interessi sul mattone in città ? “.  Sulla legittimità della seduta consiliare, in particolare, c’è stato uno scontro duro tra segretario comunale (che nel frattempo come tutti i segretari dopo qualche settimana di insediamento se ne vuole scappare dal Comune) e esponenti delle opposizioni. Il segretario, infatti, a fronte della oggettiva e plurima contestazione mossa da almeno 6 consiglieri comunali di minoranza, ha dichiarato che le lancette del suo orologio erano più indietro e quindi in “perfetto orario”. Non vi era a suo dire nessun ritardo e irregolarità. Il consigliere Giuseppe Maisto, del Pd, ha comunque già annunciato formale contestazione e richiesta di annullamento della seduta che invierà al Prefetto.

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Eleonora Parisi

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