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sabato, Aprile 27, 2024
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Assegno di ricollocazione fino a 5mila euro, chi può richiederlo

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L’assegno di ricollocazione è uno strumento che aiuta le persone a ricollocarsi nel mercato del lavoro. Consiste in un importo da utilizzare ai soggetti che forniscono servizi di assistenza personalizzata per la ricerca di occupazione centri per l’impiego o enti accreditati ai servizi per il lavoro.

ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE, DOVE CHIEDERLO

I soggetti accreditati devono comunicare ad Anpal le informazioni sulle sedi operative dove è disponibile il servizio di assistenza.  La persona beneficiaria dell’assegno sceglie l’ente da cui farsi aiutare, consultando l’albo nazionale dei soggetti accreditati. Il programma ha una durata pari a 180 giorni, salvo eventuali rinnovi. A quel punto un tutor sostiene la persona nelle attività utili alla sua ricollocazione e ne promuove il profilo professionale presso i potenziali datori di lavoro.

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Quindi l’ente aiuta la persona durante la preselezione e le prime fasi d’inserimento in azienda. Se la persona viene assunta, l’importo dell’Adr viene riconosciuto all’ente. Se l’ente prescelto riesce a ricollocare al lavoro la persona beneficiaria dell’Assegno, riceve un importo calcolato in base al tipo di contratto.

LE SOMME

Per un contratto a tempo indeterminato incluso l’apprendistato la somma che l’ente riceve va da 1.000 a 5.000 euro. Per un contratto a termine di minimo 6 mesi l’Assegno va dai 500 ai 2.500 euro. Per un contratto a termine da 3 a 6 mesi in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia la somma va dai 250 euro ai 1.250 euro. La richiesta dell’Assegno di ricollocazione è volontaria. Va inoltrata telematicamente attraverso il portale Anpal o presso i Centri per l’Impiego o gli enti di Patronati convenzionati. Per ottenere l’Assegno deve essere presentata anche la Dichiarazione di Immediata Disponibilità che può essere inviata sempre attraverso il sito di Anpal, i Centri per l’Impiego, i Patronati e l’Inps.

L’Adr è di politica attiva del lavoro di livello nazionale coordinata da Anpal e gestita tramite la rete pubblico-privata dei servizi per il lavoro, in accordo con Regioni e Province autonome. Quindi l’assegno di ricollocazione può essere speso presso un centro per l’impiego o un operatore accreditato. I soggetti accreditati devono comunicare ad Anpal le informazioni sulle sedi operative presso cui è disponibile il servizio di assistenza.

 

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