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sabato, Maggio 4, 2024
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Assegno Unico, da gennaio scattano gli aumenti degli importi

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L’inflazione spinge in alto l’assegno unico per i figli. Il caro vita è un bel problema per le famiglie ma per fortuna la norma introdotta nella scorsa legislatura prevede un adeguamento legato alla crescita dei prezzi. In parole povere: dato che i prezzi al consumo sono saliti ancora, salirà del 5,4% anche l’assegno unico, che oggi, secondo l’ultimo osservatorio Inps, viene erogato a 5,5 milioni di famiglie per 8,9 milioni di figli. Come è noto l’assegno unico viene distribuito, su richiesta, alle famiglie con figli fino a 21 anni a carico dei genitori. Ad occuparsene è l’Inps che calcola gli importi in base a diversi parametri: l’Isee familiare, il numero di figli a carico e la loro età, la presenza di figli disabili nel nucleo familiare e così via. Ad oggi, l’importo dell’assegno unico varia da un minimo di 54 euro al mese a un massimo di 189,2 euro al mese per ogni figlio in base all’Isee. Le famiglie con figli di età inferiore ad un anno e quelle con tre figli o più hanno invece diritto a un aumento automatico del 50% fino a un massimo di 262,5 euro al mese.

Rivalutazione

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A gennaio di quest’anno l’assegno unico è aumentato dell’8,1% di pari passo con l’incremento dei prezzi al consumo del 2022. A gennaio 2024, dunque, si prevede ulteriore aumento che rifletterà l’inflazione del 2023. Il tasso di rivalutazione per il 2024 non è ancora stato annunciato dall’Istat. Sarà comunicato a gennaio e si applicherà sia sugli importi base per ciascun figlio, sia sulle soglie Isee sia sulle maggiorazioni, ma secondo quanto trapela potrebbe essere simile a quello utilizzato per la perequazione delle pensioni, vale a dire +5,4%. Sulla base di questa percentuale, la quota minima dell’assegno unico scatterà sotto la soglia Isee di 17.090,61 euro (oggi è 16.215 euro). Coloro che hanno un Isee sotto questa cifra riceveranno 199,4 euro per figlio, circa 10 euro in più degli attuali 189,2 euro al mese. La soglia minima mensile, che si applicherà alle famiglie con un Isee superiore a 45.575 euro, salirà invece da 54 a 57,2 euro per figlio (28,5 per i figli dai 18 ai 20 anni). Secondo questo schema aumenteranno anche le maggiorazioni.

 

 

Maggiorazioni

Per la fascia più bassa le maggiorazioni per i figli ulteriori al secondo faranno salire l’assegno unico a 96,9 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito è di 34,1 euro.  Per la fascia con un Isee superiore a 45,574,96 euro, le maggiorazioni per i figli ulteriori al secondo portano l’assegno unico a 17,1 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore direddito non è invece previsto.

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