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giovedì, Maggio 2, 2024
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Bimba di 7 mesi in coma, positiva alla cannabis: aperta un’inchiesta

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Sabato scorso una bambina di soli 7 mesi è arrivata in condizioni destabilizzanti all’ospedale pediatrico ‘Di Cristina’ a Palermo. Le motivazioni che avevano destato sintomo di allarme provenivano dallo stato di incoscienza in cui la bambina si ritrovava. In seguito ad una serie di accertamenti e analisi ne è derivato che lo stato di coma era determinato dall’assunzione di cannabis.

La misteriosa assunzione di cannabis

Per lo staff sanitario tale circostanza ha designato un clima di emergenza non indifferente. Non a caso quello registrato sabato scorso si è rivelato soltanto il 19esimo caso di overdose infantile. Si presume che la bambina abbia assunto le ingenti dosi di cannabis mediante il latte materno o attraverso l’inalazione di fumo.

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Le indagini delle forze dell’ordine

Dalla manifestazione dei valori sanitari, i carabinieri hanno perseguito ulteriori indagini. Da ciò ne è scaturito che il padre della bambina sarebbe un trafficante di droga, già arrestato nel quartiere Sperone l’anno scorso. Quest’ultimo ha in seguito ricevuto l’ assegnazione degli arresti domiciliari ed evidentemente, nella propria abitazione faceva uso di sostanze stupefacenti come marijuana e cannabis. Per quanto riguarda le condizioni di salute della bambina, dopo aver ricevuto adeguati trattamenti di disintossicazione, sono migliorate. Ad oggi la Procura per i Minorenni l’ha affidata ad una parente in attesa di un procedimento civile che potrebbe allontanarla definitamente dal nucleo familiare.

Consumatori di droga sempre più piccoli

Secondo i dati stimati e poi valutati dalla Prefettura l’età dei consumatori di droga continua a scendere. Anche la procuratrice Claudia Caramanna ha chiesto una maggiore prevenzione che si fondi sulla diffusione di normative e protocolli in grado di far riflettere e di circoscrivere ipotetiche situazioni  lesive per i singoli individui e per la società stessa. Si sono organizzate, di conseguenza, una serie di incontri con le forze dell’ordine, gli operatori sociali e sanitari al fine di informare adulti e giovani sui danni provocati da cannabis marijuana e altre droghe.

 

 

 

 

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