È andato al lavoro, ma ha dimenticato la sua bimba di un anno in auto nel parcheggio dell’azienda in via Livornese a San Piero a Grado, in provincia di Pisa. Se n’è reso conto soltanto ore dopo quando la compagna, mamma della piccola Giorgia, lo ha chiamato intorno alle 15. Era andata a prenderla all’asilo nido nel quartiere dove vivono, ma non l’ha trovata. A quel punto è arrivato l’allarme che ha messo in moto i soccorsi, più o meno negli stessi minuti in cui un altro collega dello stabilimento aveva notato la presenza della bimba nella macchina. Ma quando gli uomini del 118 sono arrivati, la piccola era già morta. Era seduta sopra un seggiolino montato su un sedile della macchina e con ogni probabilità è deceduta in seguito alla temperatura elevata provocata dal sole che ha battuto per ore sopra la macchina. Il padre, 40enne che vive a Pisa con la famiglia originaria del Grossetano, è un ingegnere che lavora nello stabilimento di componentistica per auto della Continental ed è attivo da anni nel Pd locale dove ha anche ricoperto l’incarico di segretario di circolo. L’uomo non si dà pace. ««Come fai anche solo a guardarmi negli occhi, Gabriella – ripeteva agli amici, come riporta La Nazione – Sono l’assassino di nostra figlia».
I colleghi di lavoro hanno raccontato che Daniele era tranquillo e ha lavorato fin quando gli è arrivata la telefonata della moglie. Allora è andato nel panico ed è corso in macchina: ha capito subito quello che era successo.
La Procura di Pisa ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati. Il magistrato di turno ha disposto accertamenti sulla salma della piccola, che era la secondogenita.