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giovedì, Aprile 25, 2024
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Bomba in un’agenzia di Quarto e quintali di droga: ricostruito il traffico di droga da Napoli alla Sardegna

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Dall’alba di stamane è in corso una vasta operazione che vede Polizia di Stato e Guardia di Finanza operare congiuntamente nel disarticolare un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacente e nel sottrarre alla stessa il patrimonio illecitamente accumulato. In particolare, la Polizia di Stato, con personale della Squadra Mobile di Cagliari, ha eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico di undici indagati di cui 8 residenti a Cagliari e 3 a Napoli, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di esplosivo.

Cardini dell’organizzazione erano tre napoletani.  Luigi Del Prete, 28enne di Mugnano, Carlo De Luca, 31enne di Napoli e Emiddio Romano, napoletano di 39 anni.
Le fiamme gialle hanno ricostruito i traffici dei tre partenopei, intrattenuti con 8 sardi, attraverso diverse operazioni messe a segno dal febbraio del 2016.

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La mattina del 5 febbraio del 2016 è stata intercettata e sequestrata, presso il capannone della Ditta Villanu di Sestu, un ingente quantitativo di Hashish, di quasi 300 Kg., diretti al gruppo TINTIS/MEDDA e spediti il giorno prima dal napoletano. Lo stupefacente era stato occultato all’interno di tre pedane di casse di birra provenienti da Napoli destinate alla Ditta TINTIS Bevande Distribuzioni (di TINTIS Matteo) con sede in S.
Gavino Monreale nel Viale Trieste nr. 97.

Il 21 febbraio, invece, fu consumato un attentato dinamitardo ai danni di un negozio di Quarto. Fu Luigi Del Prete che, durante la notte aveva fatto collocare ed esplodere un ordigno davanti ad un bar/agenzia scommesse ubicato a Quarto, provocando
ingentissimi danni.

Il 26 aprile 2016, invece, ci fu un sequestro di circa 500 chili di hashish occultati in una imbarcazione. In quell’occasione venivano tratti in arresto Fabrizio Medda e Fabrizio Moroni, bloccati al porto mentre si adoperavano per il ritiro dell’imbarcazione spedita da Napoli da Romano Emiddio e per conto di Del Prete Luigi. Occultato nell’intercapedine del
motoscafo di altura veniva rinvenuto lo stupefacente.

Nel giugno 2016 veniva tratto in arresto TINTIS Carlo che ritirava una spedizione costituita
da una cassa di assi di legno chiodate ed avvolta con vari strati di cellophane, al cui interno
venivano rinvenuti 16 involucri contenenti lo stupefacente.
Di particolare spessore è risultato il connotato criminale dell’organizzazione, non solo per la
capacità di gestire, anche finanziariamente ingentissime partite di stupefacente ma per la
pericolosità espressa dall’uso della violenza, come dimostrato dall’atto intimidatorio verificatosi nel febbraio 2016 a Napoli; veniva altrettanto accertata la significativa capacità di assistere economicamente i sodali tratti in arresto nonché le loro famiglie durante i periodi di detenzione.

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