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giovedì, Aprile 25, 2024
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Bomba sul teatro di Mariupol, era un rifugio di civili e bimbi: “E’ una strage, c’erano 800 persone”

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“Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”. Lo ha dichiarato Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol.

“Ci sono serie preoccupazioni – ha aggiunto – su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti”. Nelle immagini satellitari si vedono due scritte “bambini” in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.

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Human Rights Watch precisa di “non essere stato in grado di contattare telefonicamente nessuno a Mariupol il 16 marzo per determinare se i civili avessero lasciato il teatro immediatamente prima dell’attacco”. In alcune fotografie scattate la mattina del 15 marzo da una dottoressa che stava lasciando la città si vedono “gruppi di persone in abiti civili che cucinano cibo su un fuoco aperto e trasportano secchi di acqua appena fuori dal teatro”. Nelle fotografie non sono visibili veicoli o personale militare. Inoltre dalle testimonianze di alcuni civili fuggiti a Zaporizhzhia emerge che nel teatro si erano rifugiate molte persone: secondo un medico “vi risiedevano tra i 500 e gli 800 civili” mentre un volontario impegnato a rifornire i rifugi ha riferito che “la struttura ospitava tra i 500 e i 700 civili”.

“Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso“, ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.

Il fronte di Mariupol ieri al centro dell’offensiva russa. Le autorità ucraine hanno denunciato un attacco sferrato contro i civili in fuga con diversi morti, dopo che nei giorni scorsi quasi 30 mila persone erano riuscite a scappare attraverso i corridoi umanitari. Nella città portuale sul mar d’Azov, dove 350 mila residenti restano intrappolati senza acqua corrente, cibo e medicine e le vittime civili denunciate dall’amministrazione sono oltre 2.500, i raid non hanno dato tregua e in serata fa hanno colpito un teatro d’arte drammatica convertito in rifugio per “centinaia di persone”, tra cui “molti bambini”, facendo temere una nuova carneficina. Bombe sono state lanciate anche su una piscina: sotto le macerie, secondo i soccorritori, ci sarebbero donne incinte e bambini.

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