Tra i beneficiari potenziali del bonus Natale ci sono anche i neo disoccupati. Infatti si tratta di coloro che in questo periodo non stanno svolgendo un’attività lavorativa ma che nel 2024 hanno avuto un contratto di lavoro dipendente come riporta l’Adnkronos. I requisiti da verificare sono quelli previsti dalla generalità delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti. Invece le procedure cambiano in assenza di un datore di lavoro che agisce come sostituto d’imposta e i tempi di attesa sono più lunghi.
Bonus ai disoccupati, come fare per richiederlo
Senza un datore di lavoro che opera come sostituto d’imposta, è possibile beneficiare del contributo solo presentando la dichiarazione dei redditi relativa al 2024 e, quindi, nel corso del 2025. Per questa categoria di beneficiari e beneficiarie, dunque, sarà improprio parlare di bonus Natale perché i tempi di attesa saranno più lunghi.
Il bonus Natale, novità dal 14 novembre
Il bonus Natale 2024, in linea con le novità arrivate il 14 novembre in Gazzetta Ufficiale, sarà riconosciuto ai dipendenti che rispettano le seguenti condizioni: hanno un reddito complessivo fino a 28.000 euro; hanno capienza fiscale, ovvero un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente; hanno almeno un figlio o una figlia fiscalmente a carico.
Esteso anche a genitori single e coppie di fatto: i dettagli
Il bonus Natale da 100 euro raggiungerà una platea di 4,5 milioni di persone coinvolgendo anche i genitori single. “Passeremo da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo. Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico”, spiega è il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo all’indomani dell’approvazione della norma in cdm.
“Spinta per i consumi natalizi”
“Si tratta di una ulteriore spinta per i consumi natalizi, un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare”, dice Leo. “Un’ulteriore azione del governo a sostegno dei lavoratori. Questo intervento – conclude – si affianca infatti ad altre agevolazioni già messe in atto, come la riduzione dell’Irpef e del cuneo fiscale, per sostenere le famiglie e promuovere una maggiore crescita economica”.