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sabato, Aprile 20, 2024
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Attentato a Nizza, Brahim chiamò il fratello: “Mandami la foto di Notre-Dame”

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L’autore dell’attacco a Nizza è stato fermato. Il suo nome è Brahim Aoussaoui, è un tunisimo 21enne. In ospedale ha detto di aver agito da solo. “L’autore dell’attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”: lo ha riferito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, per il quale “non c’è alcun dubbio sulla natura dell’attacco”. Le autorità hanno, inoltre, arrestato un uomo di 47 anni, secondo quanto riporta Bfmtv che cita fonti della polizia. Uomo sospettato di aver avuto contatti con l’attentatore il giorno prima dell’attacco. Stava programmando l’agguato almeno dal giorno prima è la famiglia del 21enne tunisino raccontando ad al-Arabiya che l’attentatore aveva detto al fratello che vive in Tunisia di “voler passare la notte davanti alla basilica”. L’uomo ha anche inviato al fratello “una foto dell’edificio”.

Il killer è sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti. La conferma delle modalità con cui il tunisino è entrato in Europa arriva da fonti degli apparati di sicurezza secondo le quali nell’isola c’è stata la prima registrazione dell’uomo.

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IL PERCORSO DEL KILLER

Il killer sarebbe arrivato in Italia il 20 settembre e il successivo 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il Centro e approdare a Nizza.

CHI ERANO LE VITTIME DI NIZZA

Le vittime dell’attentato di Nizza sono due donne e un uomo, ciò è confermato da fonti della polizia a BFM-TV. Le due persone morte all’interno della cattedrale sono state “sgozzate” o “decapitate”, secondo le diverse fonti. Una terza vittima, una donna, si è rifugiata in un bar vicino alla chiesa, dove è morta poco dopo per le conseguenze delle ferite, riferisce la radio France Info. “Dite ai miei figli che li amo”: queste le ultime parole prima di spirare della donna morta nel bar. La donna è stata colpita gravemente alla gola dall’aggressore, che non è riuscito a decapitarla.

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