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venerdì, Aprile 19, 2024
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Camorra e ospedali a Napoli, annullata l’ordinanza nei confronti del noto imprenditore di pompe funebri

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Annullata l’ordinanza nei confronti di Luigi Trombetta, imprenditore nel settore delle pompe funebri. Il pm – dott. Woodcoock – aveva chiesto ed ottenuto dal gip presso il tribunale di Napoli – ufficio 36° – un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso esterno in associazione camorristica L’ipotesi accusatoria era che Trombetta, tramite i referenti del clan Cimmino – Caizzo, avrebbe ottenuto una sorta di “esclusiva” per prestare i suoi servizi presso le sale mortuarie degli ospedali Cardarelli e Pascale.

Secondo la procura l’imprenditore avrebbe poi versato al clan egemone nella zona del Vomero una “quota” suo guadagni indebitamente ottenuti. La 10 sezione Riesame, in accogliento del riesame depositato dai suoi legali di fiducia (avvocato Leopoldo Perone ed avvocato Marco Bernardo) ha ritenuto assolutamente insussistenti le accuse annullando l’ordinanza scarcerando l’indagato. I legali, infatti, hanno dimostrato l’inesistenza di qualsiasi tipo di “esclusiva” nei nosocomi, quindi tutta l’ipotesi accusatoria è venuta meno.

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Le tensioni nel clan Cimmino: l’articolo precedente

Tra i tanti affari criminali svelati dall’ultima operazione che ha portato all’emissione di oltre 40 misure cautelari per la gestione da parte dei clan degli ospedali di Napoli figura anche una tangente da circa 400mila euro per un appalto all’ospedale Cardarelli. Un affare dove, anche questa volta, c’era la longa manus dei Cimmino del Vomero. Un clan attraversato da tensioni come si evince da alcune intercettazioni riportate nell’ordinanza firmata dal gip Marcopido. Al centro della contesa alcune somme che il boss Luigi Cimmino, grazie a suo figlio Diego Franco, avrebbe trattenuto per sè. Per tale episodio per un periodo al boss non sarebbe stata corrisposta la ‘mesata’ mensile poi ripristinata dopo una mediazione degli ‘amici di Marano’.

Vittima dell’estorsione sarebbe l’associazione temporanea di imprese composta dalla Cosap e dalla Co.Ge.Pa., aggiudicatarie dell’ appalto per la manutenzione straordinaria per l’adeguamento tecnologico del Cardarelli. A parlare è l’imprenditore Alessandro Desio con uno dei pezzi da novanta del gruppo, Giovanni Caruson. Desio allude ad un incontro avuto con il figlio del capoclan:«Mi ha detto che il padre si sta facendo la galera e gli ho detto che pure noi ci siamo fatti la galera per il Vomero e che il padre non si deve rubare niente. Sono andato pure io là quando si é chiuso questo lavoro e se li è presi Gigino hai capito? Sono 400mila euro».

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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