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mercoledì, Maggio 22, 2024
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“Ha rotto il letto nuovo e l’ho ucciso”, la confessione del ‘diavolo’ di Cardito ed i rischi della mamma

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Ha confessato Tony Essoubti Badre, il 24enne di Cardito (NA) fermato per omicidio volontario e tentativo di omicidio per aver picchiato a morte Giuseppe, il bimbo di sette anni figlio della compagna, e ferito gravemente la sorellina di otto. L’uomo avrebbe confermato che la furia omicida sarebbe scattata dopo che i bimbi avevano rotto, giocando, la sponda del lettino appena comprato.

Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, Tony Badre avrebbe rotto la scopa per rabbia ma non la avrebbe usata contro i bambini. “Avevamo fatto sacrifici per comprarlo”, ha aggiunto, riferendosi al letto nuovo per tentare di giustificare il suo gesto.

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Intanto, continua il lavoro degli investigatori per cercare di definire tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dal ruolo avuto dalla madre dei bambini e compagna dell’uomo mentre preziosa è stata la testimonianza della sorellina del piccolo ucciso.

Bambini picchiati a Cardito, parla l’amico di famiglia

Angelo conosceva Tony Valentina da molto tempo, durante la trasmissione “Pomeriggio Cinque” ha raccontato un dettaglio importante.

“Avevo visto Tony dare un calcio al piccolo tempo fa. Era accaduto in piazza e mi aveva molto infastidito quel gesto tanto da indurmi a non rivolgergli la parola”. Angelo però denuncia anche l’assenza dell’assistenza sociale alla coppia che aveva più volte fatto presente problemi economici seri. I due pare avessero chiesto aiuto ma non erano riusciti ad ottenerlo.

Le parole del medico

“Lavoro in pronto soccorso pediatrico da trent’anni, pensavo di averle viste tutte ma quello che ho visto ieri è la scena più raccapricciante a cui ho mai assistito”. Così Vincenzo Tipo, primario del Pronto occorso del Santobono di Napoli racconta all’ANSA le cure alla bimba di sette anni. “La bambina – racconta Tipo – aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto, tutte ferite compatibili con l’ipotesi di percosse”.

“In particolare – spiega il primario del Santobono – il sangue sulla testa ci ha fatto sospettare lesioni interne e quindi abbiamo sottoposto la bimba a tac e radiografie. In due ore abbiamo svolto tutte le analisi che ci hanno rassicurato sul fatto che si trattasse solo di ferite superficiali, che non avevano leso organi interni”. Dopo le analisi la piccola è stata trasferita con una diagnosi di trauma cranico nel reparto di neurochirurgia.

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