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venerdì, Aprile 19, 2024
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Estorsione in farmacia a Giugliano, scarcerato uomo del clan Polverino

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Il Tribunale di Napoli di Napoli ha scarcerato Carmine Carputo per la decorrenza dei termini di custodia cautelare. L’uomo appartenente al clan Polverino di Marano era accusato di estorsione ai danni di una farmacia veterinaria situata sulla fascia costiera di Giugliano. Carputo era finito in carcere nel settembre del 2019 durante un blitz ma ieri ha lasciato il penitenziario di Terni. Il collegio difensivo è composto da Giuseppe Pellegrino e Rocco Ciccarelli.

Mala di Marano, i ras Esposito e Russo scarcerati per estorsione: restano dentro per camorra

Rispondevano di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione camorristica finalizzata a agevolare l’attività del clan Orlando di Marano. Nei giorni scorsi il tribunale del Riesame di Napoli si è pronunciato in merito alle posizioni di Luigi Esposito ‘Celeste’, indicato da diversi collaboratori di giustizia come uno dei reggenti del gruppo, e di Sabatino Russo, in passato vicino ai Mallardo di Giugliano. I due furono arrestati nel settembre del 2019 (insieme ad altre cinque persone) perché avrebbero avanzato continue richieste estorsive nei confronti di una farmacia veterinaria di Varcaturo.

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Dalle indagini emersero episodi di un certo peso. In particolare in uno il titolare del negozio fu prelevato a forza e portato in un deposito, al cospetto di personaggi di spicco del clan. Il tutto, per ricordargli di saldare il debito. Un “debito” – sempre che così si possa definire – enorme, difficile da saldare. Al punto da costringere il commerciante e suo figlio, gestori dell’attività, ad avviare la vendita di un loro locale. Il tribunale del Riesame di Napoli (X sezione), accogliendo l’istanza presentata dal loro legale, l’avvocato Luca Gili, ha stabilito la scarcerazione dei due stabilendo la scadenza dei termini di custodia cautelare relativamente alla tentata estorsione. I due restano però dentro per l’accusa di associazione camorristica.

L’ARRESTO DI CARPUTO NEL BLITZ CONTRO IL CLAN MARANESE

il 12 settembre 2019 i carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna eseguirono una misura cautelare nei confronto di 7 indagati ritenuti vicini al clan Orlando-Polverino-Nuvoletta. I sette sarebbero responsabili di 3 richieste estorsive ai danni di titolari di una farmacia veterinaria che avrebbero fruttato 72mila euro.

Il gip di Napoli dispose per 6 indagati il carcere e per uno concesse il regime dei domiciliari. Secondo gli inquirenti, sono tutti affiliati alla cosca che da Marano controlla una parte dei comuni a Nord di Napoli e devono rispondere, a vario titolo, di estorsione e tentata estorsione, reati aggravati dalle finalità mafiose.

L’indagine consentì di documentare nel dettaglio tre episodi estorsivi di cui due consumati e uno tentato, verificatisi tra il 2015 e il 2019, ai danni di padre e figlio titolari dell’esercizio commerciale a Giugliano. Le vittime, per avere denaro per pagare il ‘pizzo’, avevano persino avviato le procedure per la vendita di un locale di loro proprietà.

I nomi degli arrestati: Carmine Carputo, classe ’56, Luigi Del Prete, classe ‘90, Vittorio Di Giorgio, classe ‘75, Michele Di Maro, classe ‘72, Luigi Esposito, classe ‘59, Sabatino Russo, classe ‘65, Raffaele Scognamiglio, classe ‘75.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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