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venerdì, Maggio 3, 2024
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Carni lavorate in locali sporchi e senza igiene, scatta il sequestro di 8 tonnellate a Napoli

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Carni pronte per la vendita conservate in locali luridi e perfino occupati abusivamente. Scatta il sequestro di 8 tonnellate di frattaglie nello stabilimento di Poggioreale, zona Caramanico.

Il blitz della Polizia Locale, reparto Ambientale, dell’Esercito “Operazione strade Sicure” e dell’Asl Napoli 1 Centro, è scattato ieri mattina, venerdì 19 aprile 2024, nell’ambito di una operazione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro.

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Scoperta un’attività che l’Asl definisce “ad alto rischio per la salute dei cittadini”. Sotto la lente del personale addetto ai controlli sono finiti due stabilimenti adibiti alla produzione e alla trasformazione di frattaglie, nonché al commercio carni.

Carni lavorate in locali sporchi e senza igiene, la nota dell’ASL Napoli 1 Centro

Dopo l’ispezione, sia gli ispettori dell’ASL che della Polizia Municipale di Napoli – Gruppo Ambientale hanno disposto la chiusura immediata e il sequestro dello stabilimento. Molto gravi le irregolarità riscontrate sia a livello ambientale che relativo alla scarsa igiene.

Queste le ragioni che hanno portato al maxi sequestro da 8 tonnellate tra frattaglie crude e già lavorate. Le frattaglie sono state incenerite a seguito dell’autorizzazione del magistrato competente. Inoltre le infrazioni, sia in materia ambientale che alimentari, sono state oggetto di notizia di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria da parte dei diversi nuclei operanti per le rispettive competenze. Meno gravi le infrazioni rilevate nel secondo stabilimento, anche questo attivo nella filiera delle carni, per le quali sono stati concessi alcuni giorni per una possibile risoluzione.

I locali erano occupati abusivamente

Si è scoperto inoltre, nel corso dell’ispezione, che alcuni dei locali sequestrati erano di proprietà dell’Amministrazione Comunale, e che quindi erano stati occupati abusivamente per la lavorazione delle carni.

“Alcuni dei locali occupati e utilizzati in maniera impropria e indebita erano anche privi di qualsiasi requisito igienico sanitario, ciò nonostante venivano usati come deposito di materiali vari utili al ciclo di produzione (materiali di confezionamento, additivi, coadiuvanti tecnologici)”, questa la nota del Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva.

 

 

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