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lunedì, Maggio 6, 2024
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Alice uccisa a 16 anni dall’eroina pura, l’allarme ‘droga gialla’ arriva anche nel Casertano

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Viene chiamata droga gialla e si tratta di un potente mix alla cui base c’è l’eroina. Alle spalle di questo nuovo pericolo si trova la mafia nigeriana e, purtroppo, i dati sono terrificanti. Solo nel Nord-Est le vittime sono diciotto, ma a partire dallo scorso anno.

Alice, l’ultima vittima.

L’ultima persona a rimetterci la vita è stata un’adolescente di sedici anni, Alice, studentessa di Udine. L’iniezione è stata fatale ed ha causato il decesso della ragazza friulana. Sul drammatico episodio indaga la procura di Venezia: oltre a cercare gli spacciatori, si punta a scoprire i legami della mafia nigeriana con il nostro territorio. Tra le tante piste, spunta quella del Casertano,  dove il clan dei Black-Axe nigeriani operante è tra i più potenti in Italia.

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Droga gialla, una sostanza micidiale

Il nome, non a caso, si riferisce al colore delle dosi. È addirittura cento volte più pura di quella che fino allo scorso anno si trovava tra le strade. L’eroina viene utilizzata insieme ad altre sostanze. In questo caso verrebbe tagliata con un potente analgesico ospedaliero, il quale prende il nome di Fentanyl, con un efficacia 500 volte superiore alla morfina. Come detto in precedenza, i trafficanti sarebbero nigeriani che, dopo aver tolto la piazza di spaccio ai tunisini, avrebbero iniziato a mettere in vendita la nuova terrificante droga, che ha già causato decine di morti. L’ultima, purtroppo, è quella di Alice.

Il fidanzato è stato interrogato dagli investigatori della squadra mobile di Udine. Ha raccontata degli ultimi istanti di vita della sua metà, che è stata strappata all’affetto dei suoi cari in un modo atroce.

Il terribile vizio, i bagni della stazione e gli ultimi respiri di Alice

Il fidanzato di Alice era un suo ex compagno di scuola, che col tempo aveva lasciato gli studi. I due si erano incontri fuori dal liceo artistico Sello e avevano intenzione di mangiare qualcosa. Purtroppo il loro era un vizio ed era già messo in preventivo il fatto che, dopo pranzo, avrebbero fatto uso della sostanza stupefacente. Entrambi si sono recati nei bagni della stazione per iniettarsi in vena la droga. A lui non è successo niente, Alice ha perso conoscenza.

«Ho pensato fosse svenuta». Ma in realtà la ragazza era già morta: colpa di un doppio edema. Poi il giovane ha cercato di discolparsi dicendo che «La droga l’ha acquistata lei». Poi gli altri particolari e i momenti successivi quando Alice è andata in overdose. Il fidanzato aveva tentato di soccorrerla: «L’ho trascinata fuori dal bagno e le ho spruzzato dell’acqua per svegliarla». Troppo tardi, Alice era già morta.

 

 

 

 

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