Lo scorso venerdì 15 settembre, Ciro Petrone ha fatto il suo ingresso nella casa del GF Vip. Il concorrente napoletano ha fatto il suo esordio nel reality nel corso della seconda puntata.
L’entrata di Ciro Petrone nella casa del GF Vip
Rosy viene mandata in Tugurio per la sua abilità coi dialetti, in particolare per la sua conoscenza del napoletano.
Perché mai proprio il napoletano? Il prossimo concorrente proviene proprio dalla terra di Partenope, Napoli. Ciro Petrone, attore di 35 anni, noto per il suo ruolo di “Pisellino” nel film Gomorra.
Ciro, nella sua clip di presentazione, racconta la sua vita, la sua carriera, l’amore per il calcio e l’amore per Federica. Una storia di sette anni un po’ turbolenta “Stiamo attraversando un momento difficile” afferma l’attore.
Dice di non aver paura di perderla, il suo amore è davvero immenso per lei. Con l’amore nel cuore, Ciro raggiunge la passerella, mentre Rosy lo attende nell’antro del Tugurio.
Sulla famosa corsa a Tempatation Island: “All’improvviso non ho capito più niente, mi sono preso Federica e sono uscito. Se ho paura di essere tentato? Dico di no, sono tranquillo”. Ma rispetto alla sua partecipazione al Grande Fratello specifica: “Stavolta non scappo, tranquilli, quella porta rimarrà chiusa”.
Dopo aver varcato la Porta Rossa, Ciro si unisce a Rosy e le dice: “Fammi mangiare, sono troppo magro” e lancia una sfida alla chef: “Per ogni buon piatto che mi farai, io ti insegnerò un po’ di napoletano”.
Con questa promessa, Rosy e Ciro esplorano il Tugurio, in attesa di conoscere e scoprire il resto dei concorrenti.
Com’è cambiata la sua vita grazie a Gomorra
Nel corso del videoclip di presentazione, Ciro Petrone racconta come è cambiata la sua vita grazie al ruolo di ‘Pisellino’ in Gomorra: “Lavoravo con mio padre al banco di frutta nella Pigna Secca a Napoli. Un giorno, mi si avvicinò una ragazza che mi chiese di farmi una foto. Mi disse che facevano dei provini per un film. Incontrai il regista, che era Matteo Garrone, è da lì è cominciato tutto. Mi è cambiata completamente la vita. Per due o tre anni ho vissuto un sogno, non potevo uscire di casa che mi fermava chiunque. Mi chiamavano tv e giornali”.
