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lunedì, Maggio 6, 2024
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E’ Filippo Caracallo il nuovo pentito del clan Mallardo, depositato il primo verbale

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E’ Filippo Caracallo il nuovo collaboratore di giustizia che sta facendo tremare la camorra di Giugliano. Il pentimento risale tra fine marzo ed inizio aprile, quando lo storico esponente del clan Mallardo decise di passare dalla parte della giustizia. Non sono ancora noti i motivi della scelta, ma ciò che è certo è che Caracallo ha già reso importanti dichiarazioni sulla malavita di Giugliano, sia su processi in corso che nuove rivelazioni. Uno dei verbali è stato depositato ufficialmente presso la cancelleria della Procura di Napoli Nord, Direzione Distrettuale Antimafia.

Il pregiudicato, finito in diverse inchieste che riguardano la cosca dei Carlantonio, tra cui una riguardante il business delle estorsioni, si unisce a Giuliano Pirozzi e Francesco Poziello, i due collaboratori di giustizia che con i loro racconti hanno contribuito a svelare retroscena importanti sulla cosca giuglianese. La ‘gola profonda’ è stata portata in località protetta.

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Il profilo di Filippo Caracallo

Coinvolto in inchieste giudiziarie, di Filippo Caracallo ne hanno parlato in passato diversi collaboratori di giustizia, tra cui Massimo Amatrudi, Giuliano Pirozzi e Gaetano Vassallo. Il nuovo pentito del clan Mallardo non è una personaggio qualunque. A differenza di Pirozzi, che non aveva mai ricevuto nessuna ordinanza di arresto prima della sua scelta di collaborare con la giustizia, la nuova gola profonda della cosca giuglianese ha frequentato fin da giovane gli ambienti della malavita. Il curriculum criminale di Filippo Caracallo lo ha portato a sedersi anche a tavoli più importanti, quelli dove si decidono come spartirsi gli affari della cosca come quello delle estorsioni. Ed infatti nel 2009 fu coinvolto in una retata insieme ad altri big della camorra giuglianese, poi fu scarcerato ed era attualmente sotto processo a piede libero. Filippo Caracallo apparteneva all’area di San Nicola e per alcuni tempi era stato designato addirittura come ‘reggente’ del clan Mallardo sul territorio di Qualiano. Non sono noti i motivi per cui l’uomo abbia deciso di collaborare con la giustizia. Intanto è già iniziata la lunga procedura che vede la messa sotto protezione dei familiari dell’uomo.

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