14.3 C
Napoli
venerdì, Maggio 3, 2024
PUBBLICITÀ

Condannato all’ergastolo, ma era innocente: rifiutata la richiesta di risarcimento

PUBBLICITÀ

Lo avevano incolpato di essere l’assassino, il boia, di una delle spedizioni punitive più significative della guerra intestina al clan dei Casalesi. Ma era innocente. Nel lontano 2002, a Villa Literno, in provincia di Caserta, due uomini vicini al clan dei Casalesi furono eliminati a colpi di arma da fuoco. Si tratta di Antonio Amato e Telat Qoqu: la loro uccisione fu opera di una fazione rivale, attiva nella loro stessa zona, a Villa Literno. Questa è la verità oggettiva, ricostruita dagli investigatori, dopo anni di indagini e analisi di prove.

Intanto, però, un muratore di Casal di Principe, Alberto Ogaristi, stava scontando una condanna all’ergastolo, incriminato incriminato ingiustamente del duplice omicidio. Fu arrestato nel luglio del 2006. Fino al 2012, Ogaristo ha vissuto in carcere, da innocente. Una volta libero, cadute tutte le accuse a suo carico, il muratore casalese ha effettuato una ovvia quanto giusta richiesta di risarcimento. Ma, per i giudici del Tribunale di Firenze, non c’è niente da fare. Le motivazioni lasciano sgomenti.

PUBBLICITÀ
La Corte toscana, in maniera manifestamente illogica, ha considerato elemento ostativo al riconoscimento dell’indennizzo un fattore, il falso alibi, che, in linea di principio, avrebbe potuto giustificare la adozione della misura, ma che, in quanto immediatamente corretto dallo stesso indagato, difficilmente avrebbe potuto giustificare il mantenimento della misura stessa per il periodo (durato, è il caso di segnalarlo, circa 2 anni) successivo alla ritrattazione dell’alibi falso.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Pensione di inabilità, come e chi può ottenere 4330 euro in un anno

Circa 4330 euro in un anno con la pensione di inabilità per i soggetti, under 67, ai quali è...

Nella stessa categoria