È morto il caposala della centrale operativa del 118 di Benevento, ricoverato nei giorni scorsi in terapia intensiva all’ospedale Rummo dopo essere risultato positivo al Covid-19. L’uomo aveva accusato febbre e successivamente una polmoniteI interstiziale. Il 57enne di Solopaca aveva subito in passato un trapianto, di conseguenza, era un immunodepresso. La notizia l’ha confermata anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in un post su facebook.
Coronavirus in Campania, morta 82enne:
era ricoverata all’ospedale di Caserta
Settimo decesso per Coronavirus nel Casertano: si tratta di un donna di 82 anni di Vitulazio, morta due giorni fa all’ospedale di Caserta dove era ricoverata da qualche giorno per altre patologie; la positività è emersa nelle scorse ore in seguito al tampone praticatole post mortem. Sempre all’ospedale di Caserta ieri era deceduta una poliziotta di 52 anni in servizio alla questura del capoluogo, la cui positività era emersa prima della morte, mentre in tutti gli altri casi il contagio è stato accertato dopo l’avvenuto decesso.
La morte a Salerno
Nuova vittima in Campania per Coronavirus: si tratta del parroco di Caggiano (Salerno), don Alessandro Brignone. Aveva 45 anni. Il cuore del parroco ha cessato di battere questa mattina intorno alle ore 6 nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Polla (Salerno) dove era ricoverato da martedì sera. Il sacerdote, originario di Salerno, si era infettato partecipando ad un incontro di neocatecumanali svoltosi a fine febbraio in una struttura alberghiera di Atena Lucana (Salerno).
Dallo stesso incontro é partito il focolaio del Covid -19 nel Vallo di Diano che ha portato alla messa in quarantena di quattro comuni: Atena Lucana, Caggiano, Polla e Sala Consilina. (ANSA).
Anche in conventi si fanno mascherine
Anche le suore dei conventi si stanno adoperando per la realizzazione di mascherine. In particolare accade nella diocesi di Avellino.
“Due dei monasteri della diocesi, sono attualmente impegnati nella realizzazione di mascherine: le suore Oblate di Avellino e le suore Benedettine di Mercogliano ne hanno già realizzate qualche centinaio per distribuirle a quanti ne facciano richiesta nella diocesi”: lo ha riferito a Vatican News lo stesso vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello.
Come Chiesa “il primo imperativo è essere presenti, vicini.
Le campane suonano lo stesso, anche se segnano l’orario di celebrazione a cui non si può partecipare, ma costituiscono una sorta di segnale per i fedeli, il segnale che la Chiesa – sottolinea il vescovo – non si è ritirata sull’Aventino”