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sabato, Aprile 20, 2024
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Covid, addio al sistema delle Regioni a colori: resterà solo la zona rossa

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Si va verso un alleggerimento delle misure restrittive anti covid. A incoraggiare il Governo sono i dati sui contagi e quelli sulle vaccinazioni: l’80% degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale primario. Tra le semplificazioni in progetto, ci sarebbero quelle relative alle norme sulle quarantene a scuola e il superamento delle zone a colori. Altra novità il green pass illimitato per chi si è sottoposto alla terza dose di vaccino.

E sono diverse le richieste di semplificazione che arrivano al Governo. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza del Regioni, propone “un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese“.

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“Abbiamo discusso della posizione dei governatori sul superamento del sistema a colori. Dopo due anni di pandemia trovo corretto parlarne, con buonsenso, per aggiornare e semplificare le misure, anche in considerazione degli ottimi risultati raggiunti grazie alla campagna vaccinale“, ha detto la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini.

Non solo: si va verso lo stop del sistema a colori attualmente in vigore (resta solo la zona rossa). Si va inoltre verso il green pass senza scadenza per coloro che hanno ricevuto la dose booster e non di sei mesi come previsto a partire dal primo febbraio.

Le Regioni che andranno in zona arancione da lunedì prossimo e quelle che rischiano la zona rossa

Da lunedì prossimo l’Italia potrebbe essere più arancione. La situazione negli ospedali si sta stabilizzando, ma in alcune Regioni gli indicatori dei malati Covid continuano a peggiorare. Su terapie intensive e aree mediche, per il momento, continua a basarsi il sistema che decide i colori delle Regioni. Perciò la settimana prossima, a partire da lunedì 31 gennaio, ci potrebbero essere nuovi passaggi in zona arancione. In alcuni casi, però, si avvicina anche il rischio della zona rossa. Tutto dipenderà ancora una volta dai dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità di venerdì prossimo. Dopodiché il ministro Speranza potrebbe firmare eventuali ordinanze. Vediamo i numeri nel dettaglio.

Con i cambi di colore della scorsa settimana, e l’ordinanza firmata dal ministro Speranza, c’è una porzione d’Italia in zona arancione. A rischio dalla prossima settimana, però, ci sono diverse Regioni. I limiti da non superare per non finire in arancione sono il 20% in terapia intensiva e il 30% in area medica. Al momento Lazio (22%-32%) e Piemonte (23%-31%) sono oltre. Se dovessero confermare questi dati nel monitoraggio Iss di venerdì, finirebbero in zona arancione dalla prossima settimana. Ma l’attenzione resta altissima anche su altre Regioni: la Calabria è ben oltre in area medica (39%), ma resta gialla per le terapie intensive (17%); discorso simile per la Liguria, addirittura da zona rossa in area medica (42%), ma sotto la soglia arancione in terapia intensiva (18%); la Lombardia è oltre solo in area medica (33%) e non in terapia intensiva (15%); il contrario succede nella Provincia di Trento, oltre in terapia intensiva (26%), ma non in area medica (28%). Infine attenzione al Friuli Venezia Giulia, che è al 24% in terapia intensiva e al 37% in area medica. La zona rossa è fissata al 30% e 40%, e in alcuni casi si sta avvicinando.

 

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