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giovedì, Marzo 28, 2024
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Covid, le regole da rispettare se c’è un positivo nel condominio

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Covid, le regola da rispettare se c’è un positivo nel condominio. Spesso quando viene riscontrata la positività al Covid si sente parlare di contatti stretti, ma non sempre però si riesce ad individuarli, correndo il rischio di confonderli con altri tipi di rapporti e complicando ulteriormente il contact tracing.

A tal riguardo è utili chiarire quali contatti sono da considerare stretti nell’ottica Covid, ovvero quelle persone che hanno avuto un’esposizione ad alto rischio con un caso positivo probabile o confermato. Ma oltre i contatti stretti, può succedere che all’interno di una struttura comune, come quella di un condominio, ci siano persone risultate positive. Il rischio è che prima ancora di scoprire di essere contagiato abbia toccato o transitato in luoghi comuni agli altri condomini.

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Il condominio con inquilino positivo al Covid

Come riportato dal sito de Il Masseggero, il condominio con inquilino positivo al Covid non è obbligato a comunicare il proprio stato di salute all’amministratore. L’obbligo c’è solo verso le autorità sanitarie. Ovviamente il condomino è obbligato all’isolamento e ad evitare, per quanto possibile, di entrare in contatto con gli altri condomini o spazi comuni.

L’amministratore può procedere all’opera di sanificazione degli ambienti comuni, al solo scopo cautelativo, ma non vi è l’obbligo. La spesa di sanificazione è ovviamente a carico del condominio e si va a sommare alle spese condominiali. Per evitare possibili contestazioni sarebbe bene avere diversi preventivi e allegare la fattura specificando che la sanificazione: effettuata a seguito della segnalazione di un positivo. Per evitare ulteriori contestazioni può effettuare una riunione straordinaria interrogando i condomini direttamente sulla spesa.

Come individuare i contatti stretti

Può essere un contatto stretto:
–  un convivente di un caso positivo;
• faccia a faccia con un positivo a meno di 2 metri di distanza, per almeno 15 minuti e senza indossare la mascherina;
– chi è rimasto a lungo in ambienti chiusi con un positivo e senza utilizzare la mascherina;
• contatto diretto fisico con un positivo, per esempio gli ha stretto la mano o è entrato in contatto con le sue secrezioni, per esempio toccando un fazzoletto per soffiarsi il naso usato.
– chi tra il personale sanitario non utilizza adeguate misure di protezione individuale.

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