Discoteche aperte e gente nei pub, Israele e Regno Unito “corrono” fuori dal Covid.
Covid, i pub nel Regno Unito hanno riaccolto i clienti nelle primissime ore di questa mattina dopo l’allentamento delle restrizioni anti-Covid. Alcuni avventori si sono concessi una pinta allo scoccare della mezzanotte. Dall’inizio di gennaio erano in vigore misure severe in Inghilterra e in altre parti del Regno Unito per sopprimere l’ennesima ondata di infezioni da Covid, ma da oggi è possibile riaprire negozi non essenziali, parrucchieri, palestre e servizi all’aperto in pub e ristoranti.
Covid, il Regno Unito riapre
Lunghe file davanti ai negozi ed esercizi commerciali in diverse città del Regno Unito fin dalla mattina presto oggi, in attesa della riapertura dopo il lockdown deciso a dicembre dalle autorità britanniche per contrastare la pandemia da covid-19. Scatta infatti oggi la fase due della ‘road map’ stabilita dal governo britannico per la graduale riapertura del Paese e si comincia da pub (sebbene con il limite al servizio all’aperto), negozi di beni anche non essenziali, parrucchieri e centri estetici, anche palestre.
Così a Oxford Street a Londra, per esempio, una delle vie dello shopping più frequentate al mondo e lasciata deserta dalla pandemia, si sono formate lunghe file davanti ai negozi in attesa che aprano i battenti.
Covid nel Regno Unito, file davanti i negozi
Resta tuttavia l’incognita su come queste prolungate chiusure e il rischio Covid che persiste possano aver già cambiato il modo in cui si fa shopping. Di questo tema ne fa subito uno slogan lo storico grande magazzino di Oxford Street, Selfridges, che in occasione della riapertura ha issato sulla sua facciata una scritta a lettere cubitali che recita “Let’s change the way we shop” (Cambiamo il modo in cui facciamo compere).
Riaperture sì, ma con misura ed entro le regole Covid ancora in vigore. Scattano le prime indagini di polizia e le prime minacce di multe nel Regno Unito sull’onda dell’eccessivo ‘entusiasmo’ segnalato qua e là per la ripresa del servizio (per ora solo all’aperto) dei pub dell’Inghilterra previsto dalla tappa di alleggerimento del lockdown fissata a partire da oggi dal governo di Boris Johnson. (ANSA).
Covid, la situazione in Israele
Israele avrebbe raggiunto raggiunto una sorta di immunità di gregge con un numero dei casi giornalieri di Covid sceso del 97% grazie alla campagna vaccinale. Questo scenario prospetterebbe un ulteriore possibile allentamento delle restrizioni. Lo ha detto Eran Segal, biologo computazionale del Weizmann Institute secondo. «È possibile – ha spiegato alla tv Kan – che il Paese abbia raggiunto una sorta di immunità di gregge e, a prescindere, abbiamo un’ampia rete di sicurezza. Penso che questo renda possibile rimuovere immediatamente alcune delle restrizioni». Secondo i dati del ministero della sanità, nelle ultime 24 ore le nuove infezioni sono state 86 con un tasso di positività dell’0,8%. Allo stato attuale i casi attivi della malattia nel Paese sono 3.890 con 263 in condizioni gravi.
Covid, l’allentamento delle misure per eventi in Israele
Gli israeliani hanno ricevuto giovedì dal governo nuove disposizioni che prevedono l’allentamento delle misure anti-Covid. Secondo le regole aggiornate ora sono possibili nel paese raduni fino a 100 persone il luoghi aperti e un massimo di 20 negli spazi interni. Sale poi da 5.000 a 10.000 il numero di partecipanti ad eventi sportivi o altri eventi in ampi spazi aperti. Mentre al chiuso è permessa una capacità del 40% fino a un massimo di 4.000 persone. Infine per eventi non seduti e/o senza cibo l’occupazione è aumentata da 500 a 750 unità.
Si balla, si fa festa, nei parchi i giovani non si fanno problemi a incontrarsi e, ora che la bella stagione impera, non è difficile imbattersi in tantissimi di loro sdraiati per un momento di relax a prendere il sole. Sarà dunque possibile anche tornare in discoteca, seppur all’aperto e con un “tetto” di 100 persone.
Abbandono della mascherina all’aperto
Grazie alla discesa del numero di casi Covid, Israele potrebbe presto revocare l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. La rete israeliana Canale 12 ha riferito che il Ministero della Salute avrebbe già approvato la proposta e le regole cambieranno a partire dal 18 aprile, ovvero dopo la celebrazione del Giorno dell’Indipendenza, che cade ad aprile. 15, per ridurre la possibilità di un aumento dei focolai dovuti alle celebrazioni festive.
«Gli interventi di salute pubblica richiedono sempre di trovare un equilibrio tra efficacia e sicurezza pubblica», ha detto al Jerusalem Post il dott. Eyal Leshem, direttore del Centro per la medicina di viaggio e le malattie tropicali presso il Centro medico di Sheba. «Sappiamo che indossare mascherine all’aperto non è efficace quanto farlo al chiuso. Inoltre, vediamo che molte persone in realtà non indossano più le maschere comunque. Pertanto, a questo punto, con un numero basso di casi e una maggioranza della popolazione vaccinata o guarita, avrebbe senso dal punto di vista epidemiologico e di salute pubblica sollevare il requisito».
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