Nel corso del suo programma radiofonico La Zanzara in onda Radio 24, il giornalista Giuseppe Cruciani ha nuovamente preso in giro i napoletani facendo leva sui soliti assurdi pregiudizi.
Il motivo? La notizia di cronaca relativa al furto dei faretti dei bagni della Curva A durante i lavori di riqualificazione dello Stadio San Paolo. Ecco le parole dette dal giornalista noto sopratutto per le sue battute contro il popolo napoletano:
“In quale città d’Italia mentre si fanno i lavori di ristrutturazione in uno stadio sono stati rubati i nuovi faretti nei bagni? In quale città, Torino forse? Bari? No, solo in una città vengono trafugati i faretti dai bagni: è molto facile” e il conduttore fa partire la tarantella accompagnata da mandolini.
Numerosi nel corso degli anni gli attacchi del conduttore radiofonico nei confronti del popolo napoletano e della squadra azzurra:
“Festeggiano le sconfitte altrui ma loro non vincono mai”, o anche “sanno solo piangere”, oppure “A Napoli disdicono Sky? Ma lì va di moda il pezzotto”, e si potrebbe continuare all’infinito, inoltre sono famossissimi i battibecchi con il giornalista napoletano Raffaele Auriemma a Tiki Taka per gli stessi motivi.
Germano Bellavia, attore partenopeo della soap opera Rai, Un Posto al Sole, ha attaccato duramente via social il conduttore di Radio 24, Giuseppe Cruciani, che nella puntata di ieri de La Zanzara aveva offeso i napoletani.
“In quale città d’Italia mentre stanno facendo i lavori di ristrutturazione allo stadio sono stati rubati i nuovi faretti nei bagni? Torino? Bari? No. Solo in una città vengono trafugati i faretti dai bagni”, aveva ironicamente detto Cruciani, poco prima che partisse la Tarantella.
Ironia che non è piaciuta affatto a Bellavia. L’attore ha postato sulla sua pagina facebook un articolo di calcionapoli24 che riprendeva le parole di Cruciani, aggiungendo un commento choc: “Quando morirai sarà come quando perde una partita la Juve un sorriso niente di più cara merda matricolata perché cazzo respiri ancora mi chiedo essere inutile e unto crepa”.