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martedì, Aprile 16, 2024
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Denise Pipitone e Olesya sono la stessa persona? Gli indizi contro e a favore

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Ieri sera la trasmissione Chi l’ha visto? ha messo a confronto le foto di Olesya Rostova e di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone. “Somiglia tanto alla mamma di Denise”: Il caso della giovane donna russa rapita da bambina, segnalato dalla spettatrice di “Chi l’ha visto?”, ecco il confronto fotografico.

“E’ arrivata una segnalazione per Olesia in Russia e lei si è recata a verificarla. Il suo profilo genetico è stato già reso disponibile”, ha detto Marc Innaro, corrispondente Rai da Mosca, in diretta alla trasmissione Rai.

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Gli indizi contro e a favore

Dalle notizie che stanno trapelando in questi giorni ve ne sono due che fanno temere un esito infausto: da un lato la presunta scarsa somiglianza tra le immagini di Denise e quelle attuali di Olesya (anche se la comparazione con le immagini della madre fanno invece pensare ad una soluzione positiva); dall’altra l’assoluta assenza di ogni conoscenza della lingua italiana o del dialetto siciliano da parte della ventenne russa. Il primo di questi due possibili “indizi” non ritengo possa essere determinante. Diversamente, il secondo, quello che riguarda la lingua, è forse più rilevante.
Probabilmente uno scienziato della cognizione direbbe che è assai rara la possibilità di resettare completamente un linguaggio che si è parlato e si è sentito parlare per quattro anni (considerando questo tempo come quello in cui certamente Denise ha conosciuto la lingua italiana). Il linguaggio “stampa” nei neuroni cerebrali dei veri e propri “pattern” e cioè dei timbri indelebili.

La povera Denise potrebbe però aver subito un trauma così rilevante e decisivo da cancellare dal suo cervello ogni traccia del passato.

Ma, al di là della scienza e della voglia (prometeica) umana di capire, nella storia incredibile di Olesya tutti noi ci auguriamo di assistere ad una sola cosa: l’abbraccio divino tra Denise e la sua vita. Entrambe distrutte da una mano malefica tanti anni fa.

RICERCHE DI DENISE PIPITONE, PARLA MAMMA PIERA

“Vogliamo rimanere con i piedi ben piantati a terra, cautamente speranzosi, ma senza illuderci più di tanto. Anche perché le segnalazioni passate ci hanno mostrato che l’illusione non porta a nulla. In questi casi, ovviamente, l’unica cosa da fare è chiedere che venga fatto il Dna, ed è quello che noi chiederemo. E’ l’unica soluzione per fugare ogni dubbio. Invece mi preme dire che vogliamo ringraziare veramente quanti in questo momento ci sono vicini e solidali. E questo ci fa capire quanta gente, quante persone amano Denise e non l’hanno dimenticata. Questo a noi ci riempie il cuore. Grazie, grazie veramente”. Il messaggio di Piera Maggio a “Chi l’ha visto?”, sull’appello della giovane donna russa rapita da bambina.

LE PAROLE DELLA RAGAZZA RUSSA

«Mammina mia non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercato». Queste le prime parole di Olesya Rostova, la ragazza russa che per alcuni potrebbe essere Denise Pipitone. Il caso è stato affrontato oggi a Pomeriggio 5. La bimba di quattro anni scomparsa 17 anni fa a Mazara del Vallo. Nelle ultime ore, si rincorre la segnalazione lanciata dal programma Chi l’ha visto? di una ragazza ventenne russa che sarebbe stata rapita da piccola ed è alla ricerca della sua mamma. Olesya Rostova – questo il nome della giovane – assomiglia molto alla mamma di Denise, Piera Maggio.

Caso Denise Pipitone, le prime parole di Olesya Rostova

La ragazza ha raccontato la sua storia in un programma russo. Barbara D’Urso ha mostrato alcuni stralci dell’intervista. Ecco le parole di Olesya Rostova. «Già quando avevo cinque anni avevo capito che ero sola. I nomadi mi dicevano che la mia mamma mi aveva portato in Ucraina con sé. Probabilmente ho 20 anni. Forse mi hanno battezzato nella chiesa dell’ospedale quando ero piccola». Poi l’appello in lacrime alla mamma naturale. «Mammina mia non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercato. Sono viva, voglio sapere. Non so cos’altro dire ora».

La ragazza russa, dunque, ha raccontato di esser stata rapita quando era una bambina e di non sapere chi sia sua madre. «Attendiamo i risultati di un test del Dna e siamo speranzosi», ha dichiarato il legale Giacomo Frazzitta a nome di Piera Maggio. Negli anni, infatti, sono stati molti i presunti avvistamenti e le segnalazioni.

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