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lunedì, Maggio 6, 2024
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Dieci anni dalla strage di Monteforte Irpino, una messa per ricordare le 40 vittime di Pozzuoli

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Nel decimo anniversario della tragedia in cui persero la vita 40 puteolani, venerdì 28 luglio alle ore 18:30 sarà celebrata una Messa in ricordo delle vittime dell’incidente di Monteforte Irpino, sotto al viadotto di Acqualonga, nel luogo dove precipitò il bus e dove oggi è presente un monumento in memoria della strage.

La funzione religiosa sarà officiata dal parroco puteolano Padre Mario Russo e dal parroco di Monteforte, Don Fabio Mauriello.

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Saranno presenti il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni e il sindaco di Monteforte Costantino Giordano.

Il Primo Cittadino di Pozzuoli sarà accompagnato dagli agenti della Polizia municipale di Pozzuoli in alta uniforme con il Gonfalone del Comune.

In questa occasione il Sindaco di Pozzuoli deporrà un cuscino di fiori davanti alla stele con i nomi delle vittime dell’incidente.

Sabato 29, invece, alle ore 18 verrà deposto dal sindaco Manzoni un cuscino di fiori ai piedi del monumento alle vittime in Piazzale del Ricordo a Pozzuoli e alle 19 sarà celebrata una messa da Don Tonino Russo nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Quest’anno ricorre il decennale di una tragedia che resterà nella memoria e nel cuore di tutti i puteolani – dice il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni – Anche quest’anno la città si stringe nel dolore intorno ai familiari delle vittime dell’incidente in cui tanti, troppi nostri concittadini hanno perso la vita. Sono emozionato per la presenza di Don Mario Russo, che ha perso alcuni familiari nell’incidente e celebrerà una Messa in ricordo ad Acqualonga, il 28 luglio. Ringrazio il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano che tiene vivo il ricordo dei nostri cari e tutte le forze dell’ordine della città irpina che prestarono i soccorsi alle vittime, che hanno ancora negli occhi e nel cuore e che ogni anno sono presenti alla cerimonia. Il giorno 29 alle 18 invito tutti i Puteolani a partecipare alla deposizione di un cuscino di fiori ai piedi della Scala del Ricordo, in Piazzale del Ricordo, e alla successiva Messa delle 19 a Santa Maria. Nel dolore, il nostro spirito comunitario si eleva, nel ricordo di chi non c’è più e nel sostegno a chi è rimasto con noi”.

Strage bus, il titolare chiede i danni a casa costruttrice e Aspi

Gennaro Lametta, il proprietario dell’autobus precipitato dal viadotto Acqualonga dell’A16 a Monteforte Irpino, la sera del 28 luglio 2013, quando si verificò una strage, ha inoltrato attraverso il suo avvocato una richiesta di risarcimento danni alla casa costruttrice del veicolo coinvolto nell’incidente e ad Autostrade per l’Italia.
Quella sera di dieci anni fa 40 persone morirono e altre 29 rimasero ferite tra coloro che viaggiavano nei veicoli urtati durante la corsa del bus, prima che finisse giù dal viadotto.

“A seguito del processo di primo grado – scrive l’avvocato Sergio Pisani, legale di Lametta (che è stato condannato a 12 anni) – è stato infatti accertato… che a causa di un evidente e grave errore di progettazione del bus, il distacco del giunto cardanico del mezzo provocava la rotazione e l’urto della trasmissione contro i soffietti dei serbatoi d’aria dei freni, mandando in avaria il sistema frenante”.

Alla guida del bus c’era il fratello di Gennaro Lametta, Ciro, che, viene sottolineato dall’avvocato, “nonostante numerosi tentativi … diretti a ridurre la velocità – senza poter utilizzare i freni – per arrestare la marcia del veicolo… perdeva il controllo del bus che impattava con diverse autovetture incolonnate nella medesima carreggiata prima di precipitare dal viadotto Acqualonga”, protetto da barriere di sicurezza in condizioni manutentive, secondo il legale, “pessime”.

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