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venerdì, Maggio 3, 2024
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Elezioni a Villaricca, intervista al candidato sindaco Nicola Campanile: “Gaudieri in campo con un’ammucchiata, noi abbiamo unito il centrosinistra”

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Torna in campo dopo oltre vent’anni dall’ultima esperienza amministrativa. Alle prossime elezioni di Villaricca proverà ad indossare di nuovo la fascia tricolore: si tratta di Nicola Campanile. Il politico cattolico vanta un record particolare, infatti è stato il sindaco col mandato più breve nella storia di Villaricca. La prima volta ha amministrato per poco più di un mese dal 15 giugno al 28 luglio 1996. Quell’esperienza politica finì in seguito alla sfiducia dei suoi consiglieri di opposizione, poiché venne eletto senza maggioranza.

Dopo il conseguente commissariamento prefettizio dell’ente, Campanile rivinse le elezioni nel dicembre del 1996 riuscendo a portare a termine il suo secondo mandato nel maggio 2001. Ora lo attende la sfida con Franco Gaudieri e Luigi Sarracino. In questa tornata elettorale l’ex primo cittadino sarà appoggiato da Pd, Movimento Cinque Stelle e dalle liste civiche PER, Napoli Nord e Villaricca Rinasce.  

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Un’assenza dalla politica attiva lunga 20 anni, cosa l’ha spinta a candidarsi di nuovo alla carica di sindaco di Villaricca?

Durante questi anni, in verità, non mi sono mai fermato. Alla fine del mio ultimo mandato mi sono dedicato all’associazionismo e alla formazione politica nella Diocesi di Napoli. Ho ricoperto la carica di assessore in diverse amministrazioni e sono stato nominato Sovraordinato prefettizio al Comune di Marano. Nel 2020 sono sceso in campo, insieme ad amici e collaboratori, con la lista PER in occasione delle Elezioni Regionali in appoggio a Vincenzo De Luca. Dopodiché ci siamo presentati in tutte le competizioni elettorali, raggiungendo in media il 5%. 

La genesi della sua coalizione è abbastanza particolare, nata prima dalla spinta di liste civiche e solo dopo c’è stata l’adesione dai partiti nazionali M5S e infine Pd. Come se lo spiega?

Lo scorso giugno con la lista PER ci siamo presentati ai villaricchesi con l’obiettivo di creare un centrosinistra largo guidato da un candidato sindaco condiviso. Inizialmente abbiamo proposto la figura Tommaso Di Nardo. Poi c’è stata in ballo la candidatura di Bruno Cantone, che però è tramontata perché il fronte politico trasversale non ci è piaciuto. A quel punto abbiamo pensato ad una proposta alternativa insieme al M5S. A quel punto sono stati i senatori Luigi Nave e Mariolina Castellone a fare il mio nome e chiedermi di scendere in campo. Ho accettato dopo una lunga riflessione. Infine è arrivato l’appoggio delle liste di Mario Molino e del Pd, così abbiamo ricompattato il centrosinistra.

L’adesione in ritardo del Pd la preoccupa?

Il Pd è un grande partito che sta attuando un profondo cambiamento con la nuova segreteria guidata da Elly Schlein. E’ normale che essendo un partito strutturato a livello nazionale hanno dovuto parlare al loro interno prima di prendere una decisione. Ma sono contento che alla fine hanno presentato il simbolo e parteciperanno alla coalizione di centrosinistra: questo è un segnale chiaro degli esponenti politici nazionali.

Si fida degli esponenti locali democrat che hanno dialogato a lungo con il suo avversario Gaudieri?

Certo che mi fido. Inizialmente avevano dialogato con Franco Gaudieri, persona che stimo molto e che conosco da 45 anni ma poi hanno visto che da quella parte si stava costruendo una coalizione di diversa estrazione politica. In questo fronte trasversale c’è Michele Schiano, Giovanni Granata, Francesco Mastrantuono, le liste camuffate di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Noi crediamo che la politica deve essere fatta con chiarezza, infatti, ho chiesto a Giorgia Meloni di presentare il simbolo del suo partito in un comune sciolto per infiltrazioni camorristiche. 

Cosa pensa della coalizione di Gaudieri? 

Si tratta di un’ammucchiata che avrà difficoltà a governare. Basta scrivere su Google le parole Gaudieri, Tirozzi e Rocco Ciccarelli per poter leggere quanti insulti politici si sono scambiati negli anni. Il mio avversario è stato accusato di essere un fallimento e poi in campagna elettorale sarà sostenuto dai suoi stessi critici. Invece noi abbiamo una filiera istituzionale che parte da Villaricca e arriva in Regione Campania, assicurata dai consiglieri regionali Pasquale Di Fenza, Giovanni Porcelli e Mario Casillo. Loro possono essere una sponda importante per ottenere finanziamenti importanti e implementare la pianta organica del Comune di Villaricca. 

L’ultima amministrazione, targata Pd, ha subito la doppia onta dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche e del dissesto finanziario. Come pensa di mettere in campo una discontinuità politica?

Ho affrontato già una situazione simile quando venni eletto, mi batterò per la legalità. Assicurerò la massima trasparenza negli appalti e nelle gare. In passato ho intitolato una strada a Giancarlo Siani e ho organizzato una riffa per l’assegnazione dei posti di lavoro nella nettezza urbana per estromettere la criminalità organizzata e la mala politica. La notizia fece il giro d’Italia. La legalità parte anche dai piccoli gesti amministrativi. 

In che modo interverrà sulle finanze del Comune?

Dal 1996 al 1998 ho triplicato le entrate del Comune riuscendo ad incrociare le banche dati, così inviammo 15mila avvisi bonari alle famiglie. Villaricca è stato l’unico comune che non ha applicato l’addizionale Irpef comunale fino al 2011, oggi il mio intento è abbassare tutte le aliquote. Dopo 5 anni usciamo dal dissesto e recentemente, inoltre ho studiato l’ultimo bilancio consuntivo approvato dai Commissari. Il Comune è stato dichiarato non più strutturalmente in dissesto, però corriamo il rischio di non rispettare i parametri previsti dalla legge. Dobbiamo evitare l’incubo del dissesto. 

Come riuscirà ad assicurare entrate stabili all’Ente?

Innanzitutto dobbiamo fare un’operazione di recupero tasse. Noi incassiamo meno di 100mila euro annui dai canoni idrici, quindi, bisogna fare la lettura dei contatori perché la gente vuole pagare. Sul fronte Imu c’è una previsione d’entrata di 6 milioni di euro a fronte di un accertato che non arriva a 3 milioni. Per fare ciò bisogna implementare il personale comunale perché attualmente l’ente ha solo 40 dipendenti. Abbiamo un solo laureato a tempo indeterminato, purtroppo, da Villaricca sono fuggiti tutti. Quindi bisogna spendere bene e attingere risorse dai finanziamenti regionali, nazionali e dal PNRR. La mia rete politica è composta da persone che hanno le necessarie competenze amministrative.

Il suo competitor Gaudieri ha fatto un appello alle liste pulite, si sente di condividerlo e come si fa a controllarle?

E’ un appello naturale e scontato. C’è una relazione dello scioglimento del Comune ma è pieno di omissis: al momento leggo solo supposizioni e illazioni sui social. Invito la Commissione Nazionale Antimafia, la magistratura e le forze dell’ordine a controllare le nostre liste. Qualora ci sia qualche candidato sospetto, chiederò ai cittadini di non votarlo. Alcuni aspiranti consiglieri hanno rinunciato alla candidatura, ma la vera selezione la fanno i cittadini nelle urne. Qualora dovesse essere eletto un consiglio comunale composto da qualche esponente borderline gli ordinerò di stare fuori dalla maggioranza.

Il clan Ferrara-Cacciapuoti è riuscito ad infiltrarsi in tanti settori del Comune, come terrà lontana la criminalità organizzata?

Bisogna tenere le mani pulite. La camorra non è solo quella che spara ma è anche quella imprenditrice e dei colletti bianchi. Chiederò alla Prefettura di assisterci nei primi anni e di farci prestare dei funzionari sovraordinati. Bisogna rendere limpida l’azione amministrativa e nessuna decisione deve essere presa nelle segrete stanze. In caso di minacce chiederemo aiuto alle forze dell’ordine. 

Quali sono i suoi 3 punti programmatici prioritari?

Vorrei la partecipazione dei cittadini e coinvolgere le forze positive della città. Il bilancio sarà partecipato: faremo pagare le tasse in maniera graduale. Bisogna ridare un’identità alla città attraverso la cultura, perché Villaricca non deve essere una città dormitorio. Il centro storico deve essere un salotto in cui dare spazio agli artisti: pensa ai musicisti a Roberto Colella e Lello Cardone, all’attore Antonio Diana e alla regista Rai Barbara Napolitano. Senza dimenticare la tradizione musicale del maestro Sergio Bruni

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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