Campagne elettorali diverse per un unico obiettivo: guadagnare l’accesso al Parlamento. I candidati territoriali dei vari partiti scelgono modalità differenti per convincere l’elettorato della bontà della propria proposta politica in vista del voto del 4 marzo. C’è chi sceglie il confronto diretto con la gente, chi predilige in questa incontri istituzionali, chi organizza convention.
Gli esponenti del Partito Democratico, in questa fase, stanno optando per incontri istituzionali organizzati da sindaci e amministratori locali. Al massimo qualche intervista con tv e radio locali. È il caso, ad esempio, della parlamentare uscente Giovanna Palma, candidata nel collegio di Giugliano e del consigliere regionale Raffaele Topo, al primo posto nel collegio Nola/Portici/Castellammare di Stabia. Palma e Topo hanno fatto visita in Municipio al sindaco di Sant’Antimo Aurelio Russo (scatenando le ire dell’opposizione che ha accusato il primo cittadino di scambiare il «Comune per la sua casa»), a Monte di Procida e una puntatina con la società civile a Calvizzano. Discorso simile per l’avvocato Giuseppe Pellegrino, candidato nel collegio uninominale di Giugliano, dove svolge la sua attività forense. Unica eccezione, la presentazione dell’intera lista di venerdì alla sede regionale del partito in via Bracco. Incontri con i cittadini, presumibilmente, verranno annunciati nelle prossime settimane
Forza Italia invece, ha lanciato ufficialmente la sfida per il ritorno al Governo con una convention pubblica tenutasi nella mattinata di sabato all’Hotel Continental di via Partenope con la presentazione dei candidati ai vari collegi. Mattatrice, e su questo sembrano esserci pochi dubbi, la deputata uscente e consigliere comunale di Napoli Mara Carfagna. L’ex Ministro alle Pari Opportunità del Governo Berlusconi è candidata come capolista al collegio di Giugliano, sfidando Pellegrino, Palma e il 5 Stelle Salvatore Micillo. La Carfagna, fra le altre cose, ha attaccato duramente il governatore della Campania Vincenzo De Luca sulla rimozione delle ecoballe. «Ha ricevuto i soldi per rimuovere le ecoballe, che invece sono ancora lì. Aveva detto che avrebbe migliorato la sanità ma invece abbiamo assistito soltanto un aumento di stipendio ai manager».
Visite agli elettori in casa, ai mercatini rionali e confronto con la gente comune. Questo il percorso “vecchio stampo’’ portato avanti dal Movimento 5 Stelle nella prima fase di campagna elettorale Big come Luigi Di Maio (candidato premier), Roberto Fico o il giuglianese Salvatore Micillo. Proprio Micillo ha fatto della legge sugli ecoreati il suo principale successo da parlamentare pentastellato uscente e, quasi certamente, punterà su questo per tentare di avere ragione degli avversari politici.