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sabato, Maggio 4, 2024
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Elezioni Marano. Intervista a Rodolfo Visconti: “Rappresento coerenza e idee nuove. La verità sul mio rapporto col M5S”

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«Io rappresento il nuovo in politica e sono coerente». Queste le parole di Rodolfo Visconti, candidato sindaco  al Comune di Marano sostenuto dal Pd e due civiche.

Non teme che il simbolo del Pd possa toglierle voti invece che fargliene acquisire visto che oramai è in fase calante?

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Io sono un dirigente del Pd e sono nel direttivo. Detto questo, credo la politica si basi sulla coerenza, guardando le persone negli occhi e stringendo loro le mani: quello è il vero valore anche in una competizione elettorale. Non sono abituato a dire sempre si, esistono anche dei no. La campagna elettorale la farò senza finanziamenti ma soltanto con le mie forze. Fare una lista civica, ad esempio, è un lavoro enorme ed è per questo che sono grato di essere nel Partito Democratico dove ho un dialogo costante con la segreteria metropolitana.

 Un tuffo nel passato: ci spiega quella sua “quasi’’ candidatura con i 5 Stelle? Poi perché ha scelto il Pd?

Io sono abituato sempre a dire la verità. La vicenda risale al 2012, quando ci fu un mio avvicinamento al Movimento. Tanti elettori di sinistra scontenti si erano spostati verso i 5 Stelle e in quel periodo anche io lo ero dopo che nel 2011 mi trovavo nel Pd. Nei meet up veniva spesso fuori il mio nome ma per le elezioni del 2013 la lista non venne certificata sebbene insieme ad alcuni attivisti mi recai a Milano da Casaleggio. In verità non ci fu neppure aperta la porta per farci entrare. Siccome mi definisco un politico atipico e sono attratto dalle grandi sfide, in quel frangente in tanti mi offrirono di candidarmi con liste civiche ma per coerenza dissi di no.

 Visto che un po’ quel mondo lo conosce, perché i 5 Stelle non hanno presentato la lista? E quei potenziali voti la sua coalizione li potrebbe recuperare?

 Io rappresento il nuovo in politica, se si vedono le liste. Non so dire a chi andranno quei voti, potrebbe anche darsi che chi era orientato verso il 5 Stelle non andrà a votare o sarà attratto dal candidato sindaco favorito. Al momento però non sono in grado di dirlo

 Passiamo al programma. E’ necessario rimettere in piedi i conti di un Comune in dissesto finanziario, su che punterà se dovesse vincere le elezioni?

 Siamo consapevoli di una situazione difficile a causa di uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche e della dichiarazione di dissesto finanziario. In quest’ottica abbiamo pensato tutti insieme nella coalizione, dal Pd e del suo segretario cittadino Ettore Amore passando per la civica il Cambiamento È Agorà e a quella di mia diretta espressione, ad un programma elettorale basato su delle misure che non aggravino le finanze già esigue del Comune. Sono 6/7 punti in totale. Ed in particolare: viabilità e sicurezza, lavorando di concerto con le altre istituzioni del territorio locale ed area metropolitana per rendere la nostra città più vivibile; creare i presupposti affinchè la nostra città entri al più presto in un progetto di interconnessione con il sistema di trasporti metropolitano; avviare iniziative per la diffusione della cultura della città con una villa come il Ciaurro che deve diventare un polo di attrazione grazie al contributo di realtà associative, trasformare Palazzo Battagliese nel palazzo dei giovani e delle startup e il Palazzo Merolla invece da trasformare in polo culturale cittadino. Ed inoltre: recuperare le strutture sportive del territorio oggi abbandonate come lo stadio comunale e il palazzetto dello sport; riqualificare e reinventare il suolo esistente e dismesso; rafforzare le reti sociali territoriali coinvolgendo direttamente i cittadini, le associazioni, le cooperative sociali per affrontare nel modo più efficace le domande di servizi e di supporto. Io prevedo anche una mensa per le persone bisognose. È necessario ed un giorno a settimana ci andrei anche io a mangiare perché realtà del genere vanno conosciute per garantire i diritti alle persone.

 La camorra per decenni è stata egemone in città investendo praticamente ovunque, è un pericolo ancora oggi in vista delle elezioni? Come si cambia mentalità del territorio di un Comune sciolto per infiltrazioni camorristiche?

 Se dovessimo vincere, faremo una grande squadra di assessori e saremo in sinergia con le forze dell’ordine che, grazie anche all’attivazione della Compagnia dei Carabinieri, stanno garantendo una presenza costante sul territorio e questo si percepisce. Io immagino una caserma dei carabinieri come un luogo grazie al quale proteggere i cittadini. Sono convinto che il fenomeno criminale sarà arginato perché oramai lo vedo molto ridotto.

 Domanda fatta anche agli altri candidati sindaci: cosa fare di un polo come il Pip oggetto di indagini della magistratura?

 Marano non ha un tessuto produttivo particolarmente sviluppato e il Pip doveva rappresentare una delle realtà per creare appunto sviluppo. L’intenzione mia e della coalizione che mi sostiene è di rivitalizzare le attività lungo l’intero asse della città chiedendo collaborazione ai commercianti, alle associazioni di categoria e con incubatori di imprese regionali e nazionali favorendo attività imprenditoriali costituite da giovani over 40. Ritornando al Pip, un’idea potrebbe essere, se ovviamente ci sarà l’ok della Procura, chiedere il dissequestro totale o parziale dell’area e trovare una soluzione che ampli le attività in quel polo.

 Con che tipo di gestione, pubblica o privata?

 Pubblica e privata. Il Comune può mettere su qualcosa di proprio svincolando quest’area dal sequestro dando poi ai privati la possibilità di dare vita a delle attività.

 Anche del mercato ortofrutticolo di cui si sta parlando molto nelle ultime settimane?

 Si, anche perché vanno tutelati sempre tutti i posti di lavoro. Va considerato il fatto che il Pip si trova vicino all’Asse Mediano e della Tangenziale e dunque si può ipotizzare l’apertura di una bretella stradale che lo colleghi, questo per favorire l’ingresso degli automezzi.

 È necessaria anche una riforma della macchina comunale, cosa intende fare in merito?

 Negli ultimi anni la capacità operativa della struttura comunale si è ridotta, molti funzionari e dirigenti sono andati via e le condizioni di lavoro si sono fatte più difficili. In virtù di una struttura organizzativa deficitaria, appare importante dare impulso ad una nuova politica di bilancio che riduca le spese per le grandi opere e liberi risorse da destinare al personale e alle attrezzature comunali.

 Cosa pensa degli altri candidati sindaci?

 Faccio un’analisi politica e non vado sul personale. Siamo 6 candidati, 2 faranno la sfida in modo singolo con una sola lista e non credo possano vincere. Quindi prevedo un ballottaggio che vedrebbe protagonisti due degli altri quattro e cioè Pezzella, io, Bertini e Albano. Questi 4 hanno il 25% di possibilità ognuno di arrivare al secondo turno.

 Se lei andasse al ballottaggio a chi chiederebbe i voti?

 È da valutare.   

 In caso in cui al secondo turno il Suo avversario fosse Bertini cercherà ad esempio i voti della coalizione di Pasquale Albano?

Assolutamente no, nessun apparentamento in quel caso

 E se fosse invece Pasquale Albano lo sfidante chiederebbe l’appoggio di Bertini e della sua compagine?

 Sicuramente si, senza nessun problema. Io sono del Partito Democratico, faccio lavoro di squadra e mi ritengo una persona aperta.

 

 

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