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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Faida a Pianura, la sfida di Don Antonio ai clan: “Combatto la camorra con il megafono” [VIDEO]

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Liberiamo Pianura dalle piazze di spaccio. Da coloro che assoggettano i territori, queste organizzazioni di male, la camorra che ruba la speranza, che uccide, che ammazza, che non ha rispetto per la vita, che non la valorizza, difendiamo questa terra, amiamo questa terra che appartiene a tutti, in nome di questo Dio che è padre di tutti. Denunciate, segnalate. L’omertà è un tumore sociale“. Sono state queste le parole che don Antonio Coluccia ha rivolto agli abitanti del quartiere flegreo nel corso di un’improvvisa manifestazione contro la violenza della criminalità organizzata. Il parroco, finito sotto scorta per le sue battaglie contro boss e spacciatori, armato di megafono, si è recato in via Artemisia Gentileschi. Proprio qui, infatti, è attiva una delle principali piazze di spaccio dell’area e, da qui, ha esortato la popolazione a reagire e, soprattutto, a denunciare.

“Pieno sostegno a Don Coluccia”, le parole di Borrelli sulla manifestazione del parroco a Pianura

Le esortazioni – riprese e postate sul web – sono state immediatamente condivise dal consigliere ragionale Francesco Emilio Borrelli. “Pieno sostegno a Don Coluccia”  ha scritto sul suo profilo social. “E a tutti coloro che non abbassano la testa. Quello della camorra è uno scenario a cui ci si abitua solo se si decide di mettere la testa sotto la sabbia. Venerdì saremo nuovamente in piazza a fianco dei cittadini di Pianura per manifestare contro la camorra e le criminalità che stanno dilaniando il quartiere. Saremo qui per gridare assieme ai cittadini la nostra rabbia. Ma la rabbia dovrà restare sempre viva, una fiamma che non dovrà mai spegnersi. Dovrà essere il fuoco con cui bruciare una vergogna che ci perseguita da decenni. Le nostre grida non dovranno mai fermarsi perché la morte di Andrea (Covelli) non è il problema. Non è la causa ma la conseguenza di un fenomeno che fa notizia solo quando si spara. La camorra è viva e vegeta, e anche di più, quando è silente, perché è allora che prospera e fa affari d’oro”.

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L’inquietante video pubblicato sui social: un ultimatum agli investigatori

L’attenzione, ora, è tutta rivolta alla manifestazione del prossimo venerdì, sulla scia di una reazione particolarmente timida da parte della popolazione di Pianura. Nel frattempo, però, un ulteriore e inquietante episodio ha allertato le forze dell’ordine. Nelle scorse ore, attraverso un profilo social, è stato postato un vero e proprio ultimatum agli investigatori. Una settimana di tempo, questo il termine concesso, per arrivare all’arresto degli esecutori materiali dell’omicidio di Andrea Covelli. Allo scadere del termine, recita il testo, “scateneremo contro di loro l’inferno“. Il messaggio, rimosso poco dopo, non si esclude che possa essere stato inviato da soggetti vicini al gruppo criminale dei Carillo-Perfetto, sodalizio in guerra con gli Esposito-Marsicano per il controllo di Pianura.

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