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mercoledì, Aprile 16, 2025
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Festa del tennis a Napoli, al Club Vomero la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup

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Napoli accoglie i due grandi trofei vinti dal tennis italiano nel 2024. Dopo la tappa al Maschio Angioino, quest’anno tocca ai saloni del Tennis Club Vomero – lo storico circolo collinare della città sito in via Rossini presieduto da Francesco De Lise – ospitare  la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup, i due grandi premi mondiali vinti dall’Italia l’anno scorso. C’è stata anche la cerimonia Ufficiale del Trophy Tour, promosso dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).

Ospiti d’onore dell’evento sono il tennista partenopeo ormai divenuto una pietra miliare del Tennis Club Vomero Pietro Marzano, che ha anche vestito la maglia dell’Italia in Coppa Davis dal 1969 al 1973; Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano che nelle sue opere ha trattato le bellezze del capoluogo partenopeo, anche sotto il profilo sportivo. Presenti anche tanti volti istituzionali della città e della regione, tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente del Coni campano Sergio Roncelli e la consigliera nazionale Virginia Di Caterino.

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Il presidente della FITP Campania Angelo Chiaiese: “Una grande promozione per il tennis campano

Si tratta di “una grande promozione per il tennis campano che coinvolgerà moltissimi sportivi, non solo circoli e praticanti, ma anche i tanti appassionati che amano e seguono il tennis in TV e le nostre nazionali“, ha commentato a caldo Angelo Chiaiese, presidente della FITP Campania, sottolineando anche come l’evento rappresenta un’occasione imperdibile per gli amanti del tennis. Infatti è stato possibile ammirare e fotografare, con ingresso gratuito, i due trofei emblema della storica doppietta italiana senza precedenti, che ha portato il movimento del tennis azzurro maschile e femminile al primo posto mondiale in assoluto.

Inoltre il capo della FITP della Campania ha sottolineato come le coppe resteranno per un bel po’ nella regione. Infatti il club collinare di Napoli non è l’unico ad ospitare questo grande evento: “Qualche giorno fa si trovavano nella sede dello Zodiaco Sporting Hub ad Aversa, poi al Tennis Club 2002 a Benevento. Si trattano di due province (quelle di Caserta e di Benevento) che si impegnano attivamente nel mondo del tennis, per la nostra federazione. Abbiamo tutte le carte in regola per andare avanti su questa strada e per continuare a migliorarci sempre di più“, ha concluso il presidente.

E’ un’iniziativa che è stata possibile solo grazie al successo e alla vittoria dei nostri campioni e delle nostre campionesse. Perchè se non si vince le coppe non vengono assegnate ad una nazione“, ha sottolineato Chiaiese, non mancando di ringraziare i grandi talenti del tennis italiano, dal momento che “quest’anno questi due trofei, grazie anche alla Federazione Italiana Tennis e Padel, sono arrivati al circolo Tennis Club Vomero, una bandiera della nostra regione, insieme al Tennis Napoli“, ha aggiunto il presidente.

Una vera e propria Festa in onore del Tennis

Ma questo è un giorno speciale non soltanto per i cultori e gli appassionati del mondo del tennis. Infatti l’esposizione delle due coppe mondiali vinte dall’Italia nel 2024 rappresenta una singolare opportunità per consentire anche al mondo dei giovani e dei più piccoli di affacciarsi al mondo del tennis. Oltre 500 sono infatti i bambini, tra studenti e allievi di ben 12 scuole di tennis di vari circoli di tennis provenienti sia dal capoluogo partenopeo sia dalla provincia.

Non a caso dalle ore 9 alle ore 17 – proprio nell’orario di apertura dei due trofei mondiali al pubblico – ci è tenuta la Festa delle Racchette e Tennislandia, due significativi eventi promozionali, con il coordinamento del settore tecnico del Club e di Aldo Russo, direttore tecnico del circolo. “Una vera e propria Festa in onore del Tennis“, ha dichiarato il presidente del circolo collinare Francesco De Lise, osservando come questa grande iniziativa simboleggia un importante occasione per “per fare un brindisi alla storia del tennis napoletano“.

Il presidente del Coni in Campania Sergio Roncelli assegna la Stella D’Oro al Tennis Club Vomero

Del resto il presidente del Coni in Campania Sergio Roncelli ha assegnato al circolo collinare la cosiddetta Stella D’Oro, premiando così il Tennis Club Vomero per la straordinaria iniziativa. “Parliamo di un circolo dalla storia centenaria alle spalle, che ha partecipato a grossi campionati e ad eventi estremamente rilevanti per il tennis italiano. L’assegnazione di questo premio da parte del Coni rappresenta la più alta onorificenza ed è riservata soltanto ai Club più importanti e talentuosi”, ha spiegato Roncelli, onorando il celebre club vomerese che è attivo all’interno del quartiere collinare dal 1907.

Il tennis sinonimo di lealtà, onestà, resilienza

Vedere rifiorire il nostro circolo in una maniera così esponenziale il nostro circolo è un qualcosa di meraviglioso“, ha dichiarato Federico D’Atri, deputato alle attività ricreative del circolo vomerese. “Il tennis, e in generale lo sport, per me meritano di essere vissuti e trasmessi a partire dai bambini, perchè permettere loro di toccare con mano il mondo dello sport – e del tennis nello specifico – vuol dire trasferire alle giovani generazioni i valori della lealtà, dell’onestà, e anche la forza della resilienza. Sono primi elementi di partecipazione compiuta che permette loro di superare alcuni ostacoli della vita“, conclude D’Atri.

L’emozione del tennista napoletano Pietro Marzano

Ma ad essere incredibilmente emozionati per questo singolare evento non sono soltanto i direttori della FITP della Campania e i membri dello staff del circolo vomerese. Anche Pietro Marzano, punta di diamante della storia del tennis napoletano, che durante la sua carriera professionale ha avuto l’onore di indossare la maglia dell’Italia in Coppa Davis dal 1969 al 1973, nel rivedere i due trofei esposti nei saloni del Tennis Club Vomero ha dichiarato che “l’emozione è tanta, ancor di più nel circolo dove sono nato e dove mi sono fatto le ossa. Ma anche rivedere tante persone con cui ho condiviso molti anni della mia carriera è molto emozionante“.

 

 

 

 

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