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sabato, Maggio 4, 2024
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Filippo Turetta è atterrato in Italia, il giovane portato in carcere a Verona

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Filippo Turetta, accusato del sequestro e dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è atterrato all’aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia a bordo di un velivolo dell’Aereonautica italiana. Il ventiduenne, che era fuggito in auto in Germania dopo l’omicidio, sarà trasferito nel carcere Montorio di Verona in isolamento e sorvegliato a vista dopo essere stato detenuto una settimana nel penitenziario di Halle.”Silenzioso e rassegnato”. Filippo Turetta sul volo che l’ha portato in Italia è apparso “molto silenzioso, rassegnato, quasi disinteressato“. È quanto riferisce chi ha viaggiato con lui. Il ragazzo era in tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu.

I passaggi e il trasferimento in carcere

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Dopo essere atterrato in anticipo di un’ora rispetto al previsto, Turetta è stato portato negli uffici della polizia aeroportuale per la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo questo necessario passaggio, i responsabili dello Scip, il servizio di cooperazione internazionale italiano, hanno consegnato Turetta ai carabinieri di Venezia per il trasferimento nel carcere di Verona. Presenti poliziotti, carabinieri e Guardia di Finanza. Scortata da auto e moto dei carabinieri, Filippo Turetta ha lasciato l’aeoroporto di Venezia su un’auto per dirigersi verso il carcere di Verona dove l’attende il suo legale Giovanni Caruso.

Lunedì l’interrogatorio. Non sarà in isolamento

Il giovane accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, non dovrebbe essere messo in isolamento nel carcere di Montorio, a Verona, dove è appena arrivato. A quanto apprende l’AGI da fonti qualificate, dovrebbe trascorrere i primi giorni nel reparto infermeria e l’opzione dell’isolamento parrebbe esclusa anche per ridurre il più possibile l’eventualità di gesti autolesionistici. Turetta dovrebbe quindi condividere con un altro recluso questo suo primo periodo in carcere.

Eventuali colloqui coi familiari devono invece essere autorizzati dai magistrati e probabilmente avverranno solo dopo l’interrogatorio di garanzia, previsto non prima di lunedì davanti alla gip di Venezia Benedetta Vitolo.

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