Momenti di terrore e ansia a Jeddah, dove questo fine settimana si correrà la seconda tappa del mondiale di Formula 1. Pochi minuti prima dell’inizio della prima sessione di libere, una colonna di fumo si è innalzata a 20 chilometri dalla pista. Un segnale che qualcosa all’esterno del tracciato non stava andando nel verso giusto. Come segnalato da alcuni giornalisti presenti in Arabia, si sarebbe trattato di un nuovo attacco del gruppo Houthi dello Yemen. L’obiettivo uno stabilimento petrolifero della Aramco.
L’ennesimo attacco missilistico
Si tratta dell’ennesimo attacco missilistico contro le strutture della compagnia nazionale saudita di idrocarburi che attaccata il 20 marzo, dagli stessi miliziani, ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1 in Arabia. Dopo essere venuta a conoscenza dell’accaduto, la F1 si è riunita in attesa di comunicazioni dalle autorità competenti per il prosieguo del weekend arabo.