Salvaguardare il made in Italy e la salute dei consumatori: sono gli obiettivi della campagna di controlli agroalimentari condotta dai reparti carabinieri forestali operanti in Campania e finalizzati alla verifica della corretta applicazione delle normative di settore.
In particolare, i controlli hanno riguardato la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera, per verificarne la corretta etichettatura ed esposizione per la vendita al consumatore.
Frode sui prodotti Dop nei menù, denunciato il titolare di una pizzeria a Giugliano
Su 99 controlli eseguiti, più della metà sono risultati non conformi, con 45 sanzioni amministrative elevate per oltre 80mila euro e sette illeciti penali rilevati. In particolar modo, tra Giugliano in Campania, Tufino e Marigliano i carabinieri hanno denunciato con l’accusa di frode in commercio i titolari di tre pizzerie. Qui nei menu cartacei e digitali erano riportati, tra gli ingredienti, prodotti di alta qualità di fatto mai acquistati. Inoltre, uno dei menu riportava la dicitura “fiori di zucca Dop”, prodotto inesistente tra quelli a denominazione di origine protetta.
A Frattaminore i forestali hanno denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o Dop, il titolare di una ditta dedita alla lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi. Commercializzava infatti come italiane castagne provenienti dall’Albania.
Nell’area del parco nazionale del Vesuvio sanzione ad una ditta che vendeva pomodori indicati come del “piennolo”. Ma quest’ultima non risultava iscritta né al circuito dell’organismo di controllo agro-qualità, né al consorzio di tutela.
Gli altri controlli in Campania
Tre le attività di maggior rilievo si segnala quella effettuata a Taurasi (Avellino). Qui i militari hanno multato un’attività di stoccaggio del vino risultata carente dal punto di vista igienico-sanitario, con il sequestro di 17.200 litri di vino sfuso privo di documenti di tracciabilità (per un valore di 86.000 euro) e altri 4.000 litri di vino imbottigliato privo di etichettatura (valore 20.000 euro). A Forino, sempre nell’Avellinese, sono stati sequestrati 65 chili tra soppressate, caciocavalli e guanciale privi del sistema di rintracciabilità. A carico del titolare della ditta elevata una sanzione di 1.500 euro.
Sequestrati, a Buonabitacolo in provincia di Salerno, circa 1.010 chili di miele in un laboratorio di mielatura. L’apicoltore non era in possesso di attestato di formazione previsto da decreto regionale ed il locale era stato realizzato in assenza di Scia.
Tra Benevento e San Giorgio del Sannio (Benevento) i carabinieri hanno sequestrato, in quattro pescherie, circa un quintale di prodotti ittici privi delle etichettature. Sempre a San Giorgio del Sannio venivano sequestrati 400 litri di olio per mancanza di rintracciabilità (multa da 1.500 euro).
Infine a Caserta denunciato il titolare di una sala da ballo che somministrava alimenti e bevande. Durante le verifiche, nella cella frigorifero sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione e circa 20 chili di salumi e formaggi privi di rintracciabilità. I militari hanno inoltre rilevato la presenza di un lavoratore a nero. Nella circostanza i militari forestali, unitamente all’ispettorato del lavoro e all’Asl, hanno proceduto alla sospensione dell’attività, con varie prescrizioni necessarie per regolarizzare specifiche inadempienze relative ai luoghi di lavoro