“Stiamo salendo sulla funivia”. Sono state queste le ultime parole di Roberta Pistolato, una delle 14 vittime dell’incidente della funivia del Mottarone, alla sorella. La donna si trovava nella cabina caduta ieri pomeriggio sulle montagne che circondano il Lago Maggiore, sopra Stresa. Roberta era di Bari, così come il marito Vito Angelo Gasparro. Lei aveva quarant’anni, lui 45: da tempo però vivevano nel Piacentino per motivi lavorativi.
Proprio ieri, la coppia, aveva deciso di andare in gita sul Lago Maggiore per festeggiare il compleanno di Roberta. Mentre saliva sulla funivia ha anche mandato un sms alla sorella, in cui la avvisava di stare entrando nella cabina. Quello – riporta il Quotidiano Nazionale – è stato l’ultimo contatto con la famiglia, prima dello tragedia a 100 metri dalla vetta. Sono morti entrambi, insieme alle altre 12 vittime dello schianto.
Chi era Roberta, la donna di 40 anni che era in gita a festeggiare con il marito
Roberta era un medico in servizio nella Continuità assistenziale dell’Usl di Piacenza. Lavorava alla guardia medica ed era entrata nelle equipe che avevano dato la disponibilità ad effettuare la campagna vaccinale, sia negli hub che a domicilio.
Sulla pagina Facebook dell’azienda sanitaria di Piacenza, ieri sera è comparso un messaggio di cordoglio per la scomparsa della dottoressa: “Era una professionista disponibile e cordiale – evidenzia Anna Maria Andena – che ha sempre dimostrato spirito di servizio nello svolgimento del proprio lavoro”. Anche il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso “profondo dolore” per la morte della coppia. “Bari oggi si è svegliata con un grande peso sul cuore”, le parole del sindaco pugliese Antonio Decaro. “Roberta aveva scelto di festeggiare il suo compleanno con suo marito, provando a riassaporare qualche piccolo gesto di normalità: una gita sul lago, qualche giorno di spensieratezza e la voglia di tornare a vivere”, ha aggiunto il primo cittadino di Bari.