Aurelio De Laurentiis ha scelto il nuovo dirigente a cui affidare le chiavi dell’area tecnica del Napoli: si tratta di Giovanni Manna, artefice del progetto Next Gen della Juventus che sta sfornando piccoli campioni a ripetizione.
Una mossa a sorpresa per tutti e soprattutto per Cristiano Giuntoli che, salvo clamorosi clpi di scena sarà costretto a mandare giù un boccone amarissimi. L’ex Ds del Napoli aveva pensato alla rifondazione bianconera pertendo da due solide basi, la sua esperienza per quanto riguarda la prima squadra ed il talento di Manna per i giovani della seconda squadra.
Giovanni Manna, dalla tranquilla Svizzara ai riflettori della Juventus
Manna nell’ultima stagione ha ricoperto il ruolo di head of first team al fianco di quel Giuntoli, il cui addio, in direzione Torino, non era mai andato giù al presidente del Napoli. Non una semplice ripicca, sia chiaro, ma la certezza di puntare su un profilo che ha dimostrato ampiamente di saper valorizzare i giovani ed allo stesso tempo costruire una squadra in grado di tornare subito sui palcoscenici europei.
Palcoscenici raggiunti da Manna in quel che è stato il suo primo grande miracolo: il Lugano, centrando per ben due volte il piazzamento in Europa League. Ma il campionato svizzero è stato soltanto il trampolino di lancio, visto che l’affermazione è arrivata alla Juventus.
Le scoperte di Manna, da Soulé a Iling-Junior
Al 35enne originario di Vallo della Lucania (Salerno) si devono le scoperte di Soulé, Miretti, Barbieri, Correia, Aké, Barrenechea e Iling-Junior che oggi valgono oltre 60 milioni di euro.
Manna, il dirigente ideale per il Napoli di Adl
Insomma, il profilo ideale per Aurelio De Laurentiis che, una volta sciolto il nodo relativo all’area tecnica, dovrà scegliere l’allenatore per la prossima stagione con Vincenzo Italiano in pole position ed il sogno Conte che rischia di restare tale.