Nel lontano 11.04.2021 fu sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare ed al divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle persone offese in quanto mediante vessazioni, violenze, minacce quotidiane, anche di morte, ed in particolarecolpendo la moglie con calci e schiaffi, anche allorché era incinta; minacciando reiteratamente di morte la moglie a fronte della sua richiesta di separarsi; aggredendo fisicamente la figlia, cagionandole un’ecchimosi al volto, minacciando continuamente di morte le moglie e le figlie; nonché di togliersi la vita; spintonando e colpendo con pugni alla testa la figlia G., arrecandole delle lesioni a seguito dell’ennesima discussione familiare sorta a seguito delle richieste della moglie di metter fine alla relazione coniugale, maltrattava la moglie e le figlie offendendone il decoro e la dignità e cosi ponendole in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderne la vita impossibile.
Finalmente, lo scorso martedì 18.01.2023, dopo lunghe sofferenze psicologiche, l’imprenditore grumese Simonetti Raffaele è riuscito, grazie anche all’assistenza ed alla strategia difensiva posta in essere dal suo difensore di fiducia l’avv. Antonio Verde, del Foro di Napoli Nord, a far emergere la sua assoluta estraneità ai fatti che gli venivano contestati dimostrando che quanto raccontato dalla moglie e dalle figlie era del tutto inventato e frutto di intento calunnioso.
Ed infatti, la Prima Sezione Collegiale del Tribunale di Napoli Nord, presieduta dalla Dr.ssa Ferraro, su richiesta anche dello stesso pubblico ministero, ha assolto l’imputato dai reati a lui contestati perché il fatto non sussiste ponendo fine a questa vicenda tanto dolorosa ed infamante.