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venerdì, Maggio 3, 2024
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Guerra di camorra a Ercolano, processo da rifare per il figlio del boss Ascione

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Processo da rifare per Mario Ascione, figlio di Raffaele a capo dell’omonimo clan di Ercolano. Questa la decisione presa dalla Corte di Cassazione (I sezione) in relazione al tentato omicidio di Ciro Langella, colpito al petto nell’aprile del 2008. Langella era un esponente dei Birra, clan rivale degli Ascione-Papale, gruppi protagonisti di una sanguinosa guerra di camorra durata anni.

La Suprema Corte ha così accolto in toto le argomentazioni sollevate dal legale di Ascione, l’avvocato Giuseppe Perfetto, che aveva presentato ricorso. Annullata dunque la sentenza di appello dove Ascione junior aveva rimediato 18 anni di reclusione e nuovo processo da rifare per il rampollo della cosca di Corso Resina.

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Si tratta forse del colpo finale per un’inchiesta che aveva già visto Ciro Papale, indicato come complice di Ascione, assolto in abbreviato mentre Ascione aveva scelto il rito ordinario con il suo legale convinto di scardinare il quadro indiziario avanzato dalla Procura. Per il giovane Ascione si tratta di un risultato tutt’altro che trascurabile se si pensa che la Suprema Corte ha invece respinto i ricorsi presentati dai legali degli altri imputati tra cui figurano pezzi da novanta della mala vesuviana come Ciro e Giuseppe Savino e Aniello Taurino.

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