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lunedì, Maggio 6, 2024
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Calciatori del Napoli contro Ancelotti, esonero ‘deciso’ da 3 titolarissimi: la frattura era insanabile

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Il giocattolo si era rotto da tempo. Da quella sera di novembre con il Salisburgo, i rapporti tra squadra, società ed allenatore non sono stati più gli stessi. Squadra da una parte, società dall’altra ed Ancelotti in mezzo tra i due fuochi.

Una crisi irreversibile evidente, nata dalla decisione di non presentarsi in ritiro al termine della sfida di Champions con i campioni austriaci. Allan, Callejon e Mertens gli artefici di quell’ammutinamento condiviso (e in alcuni casi mal digerito) dal resto della squadra.

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Ai tre leader si erano uniti successivamente Koulibaly ed Insigne, che però avrebbero avuto un ruolo secondario nella vicenda. Un muro contro muro con la società che ha finito per coinvolgere anche l’allenatore emiliano.

I fautori dell’ammutinamento non hanno perdonato, infatti, la decisione di Ancelotti di presentarsi in ritiro dopo Salisburgo.

Le dichiarazioni in conferenza stampa di Carletto, erano state per i calciatori il chiaro segnale che il mister fosse dalla loro parte in questa battaglia ed invece non andò proprio così.

Ancelotti si presentò in ritiro ed i calciatori no.

Il resto è storia nota, con un feeling tra le parti in causa che non è più rinato e che poco prima della mezzanotte di ieri è costato la panchina all’allenatore più titolato al mondo.  Gattuso non potrà fare altro che ripartire da quella maledetta notte per ricompattare lo spogliatoio, oramai fuori il controllo del suo predecessore.

Esonero di Ancelotti ‘deciso’ da tre titolarissimi del Napoli: la frattura era insanabile

 

Il giocattolo si era rotto da tempo. Da quella sera di novembre con il Salisburgo, i rapporti tra squadra, società ed allenatore non sono stati più gli stessi. Squadra da una parte, società dall’altra ed Ancelotti in mezzo tra i due fuochi.

Una crisi irreversibile evidente, nata dalla decisione di non presentarsi in ritiro al termine della sfida di Champions con i campioni austriaci. Allan, Callejon e Mertens gli artefici di quell’ammutinamento condiviso (e in alcuni casi mal digerito) dal resto della squadra.

Ai tre leader si erano uniti successivamente Koulibaly ed Insigne, che però avrebbero avuto un ruolo secondario nella vicenda. Un muro contro muro con la società che ha finito per coinvolgere anche l’allenatore emiliano. 

I fautori dell’ammutinamento non hanno perdonato, infatti, la decisione di Ancelotti di presentarsi in ritiro dopo Salisburgo.

Le dichiarazioni in conferenza stampa di Carletto, erano state per i calciatori il chiaro segnale che il mister fosse dalla loro parte in questa battaglia ed invece non andò proprio così.

Ancelotti si presentò in ritiro ed i calciatori no.

Il resto è storia nota, con un feeling tra le parti in causa che non è più rinato e che poco prima della mezzanotte di ieri è costato la panchina all’allenatore più titolato al mondo. 

 

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