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Il Covid torna a far paura, sale il numero dei contagi nei giorni di Natale: attenzione alta anche in Campania

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Il Covid torna a far paura. Nelle ultime settimane, infatti, sono cresciuti i contagi anche in Campania. Per gli esperti, però, il virus non è più pericoloso come in passato, anche se un’attenzione maggiore va riservata ai soggetti fragili. Tra questi c’è il dottor Pierangelo Clerici, microbiologo e presidente dell’associazione di microbiologia clinica italiana (Amcli), che ha rilasciato una lunga intervista a Today.it.

Le parole del dottor Clerici: “Fattori di rischio, in questo periodo, le condizioni ambientali e gli incontri in luoghi chiusi”

“È una sindrome molto più debole a quella che abbiamo conosciuto nel 2020 e nel 2021, tutto ciò grazie alla larga vaccinazione e a un’immunità di gregge naturale che si è diffusa attraverso la malattia. Quello che resta ancora un fattore di rischio importante è ovviamente l’età e lo stato di salute del singolo. I pazienti fragili, anche se vaccinati, e gli anziani, rimangono categorie a rischio”, ha detto Clerici.

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“Tutti gli anni in questo periodo c’è un incremento dovuto alle condizioni ambientali, il sistema respiratorio viene messo sotto stress ed è quindi più facile che possa recepire i virus. In più c’è una maggiore circolazione dei virus per il fatto che la gente si incontra in luoghi chiusi: questo porta a un incremento delle infezioni”, ha continuato.

Contagi in crescita anche in Campania

Come detto anche in Campania i dati sono in crescita. Secondo i dati del ministero della salute ci sono stati quasi 8mila contagi da fine novembre a metà dcembre, con un tasso di positività salito fino al 17,7%. Purtroppo sono state registrate, nello stesso periodo, ben 9 decessi. I sintomi, secondo Clerici, sono sempre “tosse, febbre e problemi di respiratori”, ma non è escluso che in molti casi si possa di trattare di influenza stagionale. Ed è per questo che ritiene importante il ricorso al tampone, per chiarire a cosa siano dovuti i sintomi.

I consigli per un Natale più sicuro

Oltre alla prevenzione vaccinale, gli specialisti raccomandano una gestione mirata dei pazienti, nonché terapie sintomatiche e ricorso a farmaci specifici nei casi a rischio di evoluzione. Ecco allora dall’epidemiologo Gianni Rezza i consigli per trascorrere Feste sicure. In primis: “Se abbiamo la febbre è un dovere civico restare in casa”.

“Se avete febbre e tosse, rinunciate al pranzo di Natale in famiglia, soprattutto se tra gli invitati ci sono persone fragili. E questo vale anche se al tampone risultate negativi. Per due motivi: i test, in particolare quelli fai-da-te, possono sbagliare; potreste avere l’influenza, che comunque se trasmessa a una persona non più giovane può causare conseguenze negative tanto quanto il Covid”, spiega Rezza su Il Messaggero.

“Il tampone andrebbe fatto prima di un incontro in famiglia per Natale se non si sta bene, se si ha il raffreddore. Per proteggere i famigliari anziani, sottoporsi al test all’ultimo momento, il più a ridosso possibile del raduno familiare. Per me resta una regola su tutte e non vale solo per il Covid: se abbiamo la febbre, come è sempre avvenuto, è un dovere civico restare in casa”, continua Rezza.

Che poi conclude: “Se dovete raggiungere un’altra città per Natale, vi spostate in treno, in aereo o con un pullman e dovete incontrare anziani e fragili, può essere utile indossare una mascherina Ffp2 durante il viaggio. La mascherina – conclude Rezza – è sempre un ottimo strumento sia per proteggere gli altri sia per proteggere noi stessi. Vale per il Covid, il raffreddore e l’influenza”.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.