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venerdì, Aprile 19, 2024
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Il dentista col braccio di silicone: “Mi sono piegato al sistema, alla fine mi sono vaccinato”

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Il giorno dopo il braccio finto mi sono dovuto piegare al sistema…“.
Guido Russo, il dentista biellese che nei giorni scorsi è stato denunciato perché si è presentato a fare il vaccino con un braccio di silicone, spiega così di essersi vaccinato.

L’ho fatto il giorno dopo al braccio finto“, dice ospite di Massimo Giletti a ‘Non è l’Arena’. “Io non volevo fare il vaccino, sono contrario al vaccino Covid, ho paura”, spiega precisando di avere fatto tutti gli altri vaccini e che la sua voleva essere “solo una provocazione per lanciare una protesta personale“.
Non sono riuscito a suscitare l’audience che volevo, ero triste, demoralizzato – aggiunge – e mi sono detto ‘non sono bravo come attore, devo fare il vaccino perché devo lavorare. E l’ho fatto perché lo Stato mi impone di farlo…“.

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Chi è l’uomo del braccio di silicone

Guido Russo, 57 anni, dentista che si era presentato col braccio in silicone per ottenere il Green pass senza vaccinarsi, non nascondeva certamente le sue posizioni anti-scientifiche. Anzi. Sulla porta del suo studio a Biella campeggiava un cartello piuttosto eloquente: “La presentazione del green pass è esclusivamente volontaria”. Sospeso dell’Ordine dei medici per essere un no-vax convinto, Russo non poteva più lavorare e per questo avrebbe acquistato un braccio in silicone su Amazon, architettando una delirante sceneggiata (annunciata, tra l’altro, dallo stesso Russo sui social).

Le parole dell’infermiera

Era una persona distinta, come tante altre, perfino sorridente, cosa che negli ultimi periodi accade di rado. Cosa ho provato? Sgomento…“. È ancora incredula Filippa Bua, l’infermiera che a Biella ha smascherato l’uomo, ora denunciato per truffa. “È una notizia che ha dell’incredibile, sembra una barzelletta ma non c’è niente da ridere: è un fatto molto grave“, commenta il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. L’episodio del braccio di silicone, che sui social sta facendo il giro del mondo, si è verificato giovedì nel centro vaccinale Biver Banca.

Era la tarda mattina – ricorda l’infermiera – di un giorno ben organizzato, ma molto intenso dal punto di vista emotivo perché si sta presentando chi il vaccino non lo vuole”. Gente che piange, che urla, qualcuno che addirittura impreca per manifestare il proprio dissenso. Nessuno però si era spinto a tanto. “Ho subito intuito che qualcosa non andava – aggiunge la donna nella sua divisa bianca -. Siamo professionisti, ma di cose tanto fantasiose non mi erano mai accadute“.

Benché fosse molto simile alla pelle vera, il colore e la percezione al tatto hanno insospettito l’operatrice sanitaria, che ha chiesto al paziente di mostrare il braccio per intero. “Indossava un busto scenico, un braccio di silicone – racconta la donna – e, quando l’ho scoperto, ha provato persino a fare lo spiritoso. “Vorrà mica che abbia tutti questi pettoral” è stata la battuta che mi ha fatto, sorridendo, prima di chiedermi di chiudere un occhio e di lasciarlo andare“.

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