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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il governo non cede al digiuno di Cospito e alle proteste contro il 41 bis: gli attacchi anarchici continuano

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Alfredo Cospito, che ha ribadito il suo rifiuto all’alimentazione forzata, è stato trasferito ieri nel carcere di Opera a Milano. L’anarchico sta continuando lo sciopero della fame. E, dopo gli oltre 40 kg persi e le condizioni di salute in continuo peggioramento, si è deciso che nella struttura di Sassari in cui si trovava rischiava la vita. Per questo l’hanno portato nel capoluogo lombardo.

Le dichiarazioni dei ministri sul caso Cospito

Ma l’uomo resta al 41bis: il governo, infatti, è fermo sulla sua linea. Lo hanno confermato in conferenza stampa i ministri dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Esteri Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Antonio Tajani. L’anarchico “è stato trasferito per sicurezza sanitaria, ma non cambia il suo regime carcerario. Hanno deciso di trasferirlo perché Opera ha una struttura sanitaria forse la più efficiente in Italia, ma il 41-bis non cambia“, ha detto Tajani. E ha poi aggiunto che il governo non scenderà a patti “con chi usa minaccia e violenza come strumento di lotta politica“, definendo inaccettabile “la violenza” che sta andando avanti “contro lo Stato e l’autorità” in segno di sostegno a Cospito. Intanto, bagarre nell’Aula della Camera questa mattina dopo le parole di Giovanni Donzelli, esponente di Fdi. “Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi“, ha detto.

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Proprio il crescendo di attacchi dimostrativi di protesta per il 41-bis di Cospito, per il ministro della Giustizia Nordio giustifica l’applicazione del regime di carcere duro, perché dimostra che esiste ancora un legame “tra il detenuto e i suoi compagni”.

Continuano le offensive anarchiche

Infatti, l’offensiva anarchica non si ferma. Ieri notte a Milano hanno incendiato due auto della polizia locale con molotov. Mentre a Roma stessa sorte è toccata a cinque auto della Tim. Nei giorni scorsi ci sono stati attacchi anche all’estero. Ma il governo di centrodestra ha deciso di non indietreggiare di fronte all’escalation di attacchi degli anarchici.

Il ministro dell’Interno Piantedosi, nella conferenza stampa di oggi, ha voluto sottolineare che la “metodologia messa in atto dagli anarchici ci impone di porre attenzione alle sedi istituzionali per le modalità molto insidiose con cui si sono manifestate le azioni, anche” in forma di “attacchi terroristici“. Tajani ha poi detto che lo Stato risponderà “con la forza della legge alla violenza di chi ha attaccato beni privati e pubblici, in Italia e all’estero”, parlando di “una campagna internazionale anarchica contro le istituzioni e contro i beni privati“. Per questo, l’auspicio è che “tutti sostengano l’azione del governo contro la violenza”.

Le manifestazioni contro il regime del 41 bis

La scritta “41 bis = tortura” è comparsa davanti al Tribunale di Napoli al Centro Direzionale. La frase scritta su un muretto di piazza Marcello Torre, a pochi metri dal Palazzo di Giustizia. Altre scritte simili hanno sorpreso in questi giorni diverse città italiane a favore di Alfredo Cospito, anarchico recluso al carcere duro presso l’istituto penitenziario di Opera a Milano. Già negli scorsi mesi, a Napoli, c’erano state manifestazioni contro il 41 bis e l’ergastolo. Hanno realizzato la scritta con la vernice spray di colore nero, in un vialetto che collega due ingressi del Palazzo di Giustizia, tra via Porzio e piazza Cenni.

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