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domenica, Maggio 12, 2024
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Il Metropolitan verso la salvezza: un vincolo impedirà di trasformarlo in un supermercato

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Dopo le varie polemiche e proteste, pare che un accordo sia stato raggiunto sulla vendita dello storico cinema Metropolitan. Anche la burocrazia, riporta Il Mattino, in questo caso, sembra procedere senza intoppi. Tanto che, salvo complicazioni, il rischio sfratto sembra lentamente sfumare. Dopo la mobilitazione di cittadini, comitati, artisti e, soprattutto, del ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano, nelle scorse ore – e precisamente lunedì mattina – i funzionari della Sovrintendenza sono stati in visita nel multisala di palazzo Cellamare, nel cuore di Chiaia.

L’obiettivo della visita è stato chiaro, e dichiarato dagli stessi emissari del Mic nel corso della perlustrazione. “Il sopralluogo è finalizzato all’istituzione di un vincolo di destinazione d’uso delle sale“. In altre parole, il ministero può garantire, attraverso il vincolo, che il Metropolitan non diventi una sala bingo o un supermercato. E che resti un presidio della cultura. Restano invece discorsi separati, e dalle evoluzioni ancora tutte da scoprire, le questioni che riguardano la salvezza dell’attuale gestione del cinema e l’intenzione della proprietà (Intesa Sanpaolo) di mettere in vendita la struttura.

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Il sopralluogo al Metropolitan: il primo passo verso la ‘salvezza’

La notizia del sopralluogo non è affatto da sottovalutare. In sostanza, l’istruttoria avviata a margine della riunione di martedì scorso avvenuta in via del Collegio Romano, sede del ministero della Cultura nella Capitale, procede con azioni pratiche e veloci. I quattro funzionari della Sovrintendenza di Napoli, arrivati a palazzo Cellamare su input del Mic nella mattinata di lunedì, sono stati accolti dagli attuali gestori del multisala e hanno voluto visitare i locali storici, i luoghi antichi e tutto il complesso.

Dal Comune alla Municipalità 1, dai cittadini al Mic, dai comitati agli artisti: tutti si sono espressi, nelle ultime settimane, in favore della salvezza del Metropolitan e delle sue sale. Scelte addirittura da un emozionato Paolo Sorrentino meno di due anni fa per lanciare il suo film autobiografico “È stata la mano di Dio”. Il punto interrogativo sulla gestione futura del cinema è però ancora vivissimo. Pende una proposta d’acquisto, di cui ha dato conferma l’attuale socio di maggioranza Peppe Caccavale.Abbiamo proposto di comprare i locali per una cifra che si aggira intorno a 1,8 milioni di euro”, spiega. “Durante l’incontro al ministero della scorsa settimana era stata prospettata la tempistica di un mese per l’istituzione del vincolo di destinazione d’uso. La visita dei funzionari della Sovrintendenza, in questo senso, lascia presumere che le cose stiano procedendo senza intoppi“.

Il Metropolitan, però, potrebbe non restare com’è. In caso di vincolo culturale, ovviamente, il prezzo d’acquisto dei locali potrebbe essere soggetto a variazioni. Non è esclusa l’ipotesi di un polo culturale a raggio più ampio, come spiegato dal Comune nei giorni scorsi. Sale non solo per il cinema, in altre parole, ma anche per altre forme d’arte. Tutto in fieri, ma il sopralluogo è un passo concreto che lascia ben sperare. Se i tempi verranno rispettati, entro tre settimane potrebbe arrivare il provvedimento.

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